Nella giornata di ieri i carabinieri di Pontassieve, in collaborazione con le Stazioni di Torre del Lago (LU) e di Anguillara Sabazia (RM), hanno eseguito due ordinanze cautelari applicative dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione giornaliera nei confronti di altrettanti nomadi italiani indagati per furto in abitazione aggravato in concorso mentre un terzo soggetto, anch’egli dimorante a Roma e destinatario della medesima misura, è risultato al momento irreperibile.
Il provvedimento è scaturito a valle di un’articolata attività d’indagine condotta dai militari della Stazione di Pelago e del Nucleo Operativo e Radiomobile su un furto in abitazione avvenuto a Pelago a fine ottobre del 2018, la cui refurtiva consisteva in una pistola cal. 6,35, priva di munizioni, regolarmente detenuta dalla vittima, un pensionato del luogo. Partendo dallo studio delle telecamere esistenti nei dintorni dell’abitazione svaligiata, gli inquirenti erano inizialmente risaliti all’autovettura utilizzata dai quattro autori del furto, una crossover regolarmente intestata ad un pregiudicato 70enne di Roma, che, pur mantenendone la proprietà, l’aveva ceduta ad un suo conoscente dietro compenso.
Incrociando i riscontri testimoniali ed i movimenti dell’effettivo utilizzatore del veicolo, gli investigatori hanno poi individuato gli altri tre componenti della batteria, che risultavano aver alloggiato in una struttura ricettiva della provincia di Firenze la notte successiva al furto. Le successive perquisizioni eseguite a carico degli indagati, pur non consentendo di ritrovare l’arma asportata, hanno però permesso di ricostruire l’intera attività delittuosa, dalla pianificazione, consistita nella preliminare ricerca di un veicolo “pulito” con cui spostarsi fino alla ricerca dell’obiettivo e della struttura ricettiva ove appoggiarsi.
Gli elementi indiziari acquisiti hanno così consentito il deferimento sia dei 4 autori materiali del furto sia dell’intestatario del veicolo: nei confronti di tre di essi, gravati da precedenti anche specifici, il GIP del Tribunale di Firenze ha pertanto emesso le misure cautelari eseguite ieri dalle Stazioni Carabinieri territorialmente competenti, mentre per gli altri due soggetti, uno dei quali incensurato, non sono state ravvisate esigenze cautelari
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