La Polizia di Stato di Pisa nell’espletamento della attività istituzionale ha conseguito nella giornata di ieri, 14 dicembre, i seguenti risultati:
· Il cittadino tunisino 43enne, rintracciato in condizioni di clandestinità in piazza Dante e che alla vista dei poliziotti aveva tentato la fuga nei vicoli limitrofi è stato accompagnato nel pomeriggio da una pattuglia della Polizia di Stato al Centro per i Rimpatri di Torino. Visti i precedenti vantati, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ne ha disposto l’ accompagnamento al Centro, in attesa del primo charter utile per la Tunisia;
· Alle h 20.15 una pattuglia della Squadra Volante, mentre effettuava un posto di controllo per il rispetto della normativa anti Covid in lungarno Mediceo ang. Via S. Marta, è stata avvisata da un passante che sul vicino ponte della Fortezza vi era un soggetto che aveva scavalcato la ringhiera di protezione con la evidente intenzione di gettarsi in Arno. I poliziotti hanno illuminato con le torce in dotazione il centro del fiume, ben presto notando l’uomo che fuoriusciva dall’acqua con la testa e che non rispondeva ai reiterati inviti a nuotare verso al sponda del fiume. Dopo aver allertato i Vigili del Fuoco, con l’ausilio di un secondo equipaggio i poliziotti sono discesi su entrambe le banchine prospicienti il fiume, per cercare di intercettare l’uomo, che appariva vigile anche se non collaborativo. Grazie al flusso della corrente, l’uomo si avvicinava alla banchina del c.d. scalo Roncioni e, a circa due metri dalla banchina veniva agguantato da due poliziotti calatisi in acqua e da un vigile del fuoco nel frattempo sopraggiunto. I soccorritori dopo aver constatato che l’uomo, peraltro privo di documenti, sebbene in evidente ipotermia fosse ancora vigile, hanno allertato il 118 che lo ha trasportato all’ ospedale Nuovo S. Chiara in codice rosso. Il 113 nel frattempo avevano raccolto la segnalazione di una cittadina abitante nella immediata periferia, che aveva ricevuto poco prima un messaggio dal tenore ambiguo da parte del fratello 62enne, che poteva far pensare a un collegamento con lo sconosciuto appena salvato. Una pattuglia si è precipitata a casa dell’ uomo, trovando a riscontro due biglietti scritti di proprio pugno dall’ uomo che infatti preannunciava il suicidio nell’ Arno, motivandolo con le delusioni della vita patite negli ultimi tempi, complice anche l’acuirsi della solitudine dovuta alla pandemia da Covid. I poliziotti hanno poi fatto un passaggio all’ospedale, per sincerarsi delle condizioni dell’ uomo che, ripresosi dallo shock, ha confermato di essersi determinato a volersi togliere la vita perché fortemente sconfortato da recenti eventi familiari che lo avevano colpito, e li ha ringraziati per la professionalità e l’ abnegazione che gli avevano dedicato.
· La Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha notificato 3 fogli di via obbligatori con divieto di ritorno a Pisa per 3 anni e due avvisi orali ad altrettanti soggetti con precedenti. Nel primo caso, un foglio di via ha interessato un nullafacente residente in lucchesia, pizzicato a rubare in un supermercato a Pontedera, cui è stato inibito il ritorno in quella città pena la denuncia alla Procura della Repubblica; altri due napoletani sono stati muniti del foglio di via obbligatorio da Pisa perché, con precedenti peraltro specifici in altre città del centro nord, tentavano la “truffa dello specchietto” agli automobilisti nella zona tra Pisa e Calci. I due avvisi orali invece riguardano due italiani di cultura rom residenti sul litorale, con precedenti per reati contro il patrimonio; Il Questore della provincia di Pisa Gaetano Bonaccorso, visti i precedenti, li ha appunto avvisati di rispettare la legge, pena la adozione di misure di prevenzione più incisive, come ad esempio la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.
· A seguito di un intervento per rissa, avvenuto alle 21.20 del 12 dicembre scorso in piazza delle Vettovaglie, dove l’equipaggio della volante intervenuto era riuscito con fatica ad agguantare un 25enne pisano prima che si dileguasse, l’ Ufficio Prevenzione Generale ha denunciato quest’ ultimo alla Procura della Repubblica per il reato di minaccia aggravata a Pubblico Ufficiale. In aggiunta, la Divisione Polizia Amministrativa sempre della Questura gli ha ritirato il porto di fucile uso tiro a volo, che il giovane aveva conseguito da poco tempo, essendosi reso protagonista di un reato denotante una indole violenta. E’ stata infine inviata una dettagliata informativa in Prefettura, chiedendo a suo carico un divieto permanente anche per la detenzione in casa di qualsiasi tipo di arma.
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