Davide Bartalini, Leonardo Lucia, Federico Machetti e Niccolò Papinisono quattro studenti frequentano la classe IV della specializzazione Elettronica e Robotica dell' IIS Tito Sarrocchi di Siena. Appassionati di tecnologia cercano di implementarla nelle vari progetti che vanno a sviluppare. Sono protagonisti al Maker Faire di Roma - la fiera dell'innovazione - con il loro goniometro elettronico, di cui di seguito vi riportiamo la descrizione.
L' idea di realizzare un “goniometro elettronico”, ovvero una scheda elettronica con display digitale in grado di fornire l'angolo di rotazione di un attuatore, è nata lo scorso anno, durante il periodo di lock down, da parte di un gruppo di studenti volitivi che cercavano, sporcandosi le mani, di superare le difficoltà nate da una didattica privata dei laboratori.
L’idea era di realizzare un sistema da utilizzare come piattaforma didattica, per far comprendere gli attuatori, i sensori, la programmazione a basso livello e la conversione da decimale a binario, studiati con diverse sensibilità e sfaccettature nei corsi della specializzazione Elettronica e Robotica dell’ IIS Tito Sarrocchi di Siena.
Da un punto di vista tecnico, la scheda completamente autocostruita genera dei degli impulsi ad onda quadra, ad ogni transizione da livello cinque volt a livello zero volt il motore fa un passo, a seconda di come viene pilotato, pari a 1,8 gradi oppure 0,9 gradi e sul visore realizzato con cinque display a sette segmenti si visualizza istante per istante l’angolo di rotazione e contemporaneamente il motore gira dello stesso angolo.
Il senso e velocità di rotazione può essere variata e, dopo aver percorso un giro completo, la cifra più significativa del display indica quanti giri l’albero del motore ha fatto. Quanto si inverte il senso di rotazione, si sottrae l’angolo fino arrivare a zero, per poi passare ad un valore negativo.
Nella scheda è presente anche un convertitore da analogico a digitale, per passare dai numeri in base dieci a quelli in base due o esadecimale. Nella scheda è presente un microcontrollore PIC, quindi è stata sviluppata tutta l’elettronica affinché possa funzionare senza ricorrere alle canoniche schede presenti in commercio.
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