Territorio, ambiente e infrastrutture: l’assessore Baccelli fa il punto degli investimenti

Stefano Baccelli

“L’emergenza sanitaria è stata una rivoluzione copernicana. Prima l’obbiettivo di mezzi pubblici e privati era quello di riempirsi, fossero aerei, fosse il car sharing. Oggi dobbiamo limitare le presenze per garantire la sicurezza. Quando usciremo dall’emergenza, sono convinto che ci sarà un rinnovamento totale del nostro parco mezzi ed una implementazione di tecnologie innovative e ambientalmente compatibili, che faranno crescere l’utenza”. L’assessore alle infrastrutture, mobilità e governo del territorio Stefano Baccelli ha iniziato con queste considerazioni la sua audizione in commissione Ambiente e infrastrutture, presieduta da Lucia De Robertis (Pd), ieri pomeriggio.

La presidente, nell’introdurre i lavori, ha ricordato come l'audizione rientrasse nel percorso di incontri programmati con gli assessori titolari di deleghe concernenti le materie di competenza della commissione e con i vertici degli enti e delle aziende dipendenti della Regione operative nei medesimi ambiti, "incontri utili, anzi necessari, per consentire alla Commissione di svolgere al meglio i propri lavori".

“Come ha fatto il mondo della scuola, dobbiamo mettere in sicurezza gli studenti sui mezzi pubblici di trasporto - ha ricordato l’assessore - La vicenda del contenzioso sulla gara per il trasporto pubblico locale ha riflessi sulla nostra capacità di fronteggiare l’emergenza”. In questa prospettiva Baccelli ha osservato che il progetto ‘Ti accompagno’, recentemente varato dalla Giunta con un finanziamento di 500mila euro, propone a province e città metropolitane di individuare figure (siano volontari, siano vigilantes) per le zone più critiche, da utilizzare come tutor che affiancano sia gli studenti che le scuole. L’assessore ha poi rilevato che in Toscana ci sono 2700-2800 bus di proprietà delle aziende di trasporto, di cui 200-300 in manutenzione ordinaria, e che la Giunta ha recentemente deliberato uno stanziamento di 118 milioni di euro per 500 nuovi bus, primo nucleo di un parco mezzi regionale. “Credo molto alla mobilità integrata gomma-rotaia – ha aggiunto Baccelli – Sul Recovery Fund abbiamo chiesto 150 milioni per il rinnovo parco mezzi e 100 milioni di euro per la mobilità leggera nella Toscana diffusa”.

La sicurezza di ponti, viadotti, cavalcavia è stato il secondo tema affrontato nella seduta. “In un paese di straordinari costruttori apprezzati in tutto il mondo, dalla diga di Assuan in poi, stupisce quanto poco sia diffusa la cultura del monitoraggio e del censimento delle opere in calcestruzzo – ha osservato l’assessore - Vogliamo costruire un modello toscano, in collaborazione con università e ministero, per censire il nostro patrimonio e classificarlo con opportuni indici di rischio, sulla base del quale impostare una programmazione”. Per la messa in sicurezza della rete stradale regionale e locale sono stati chiesti 350 milioni di euro. L’aspettativa sulle risorse comprende anche 220 milioni  per lo sviluppo della rete stradale, 38 milioni per la portualità e la logistica, 20 milioni per la riqualificazione delle ferrovie minori, 750 milioni  per l’estensione della rete tranviaria, oltre naturalmente alla conferma degli investimenti di agenzie nazionali: dall’alta velocità fiorentina, al corridoio tirrenico, completamento della due mari, al raddoppio ferroviario Lucca-Pistoia ed  Empoli-Granaiolo, all’intervento di risagomatura delle gallerie tra Prato e Bologna, importantissime per il traffico  merci. Confermati anche gli interventi sulle ciclovie, sulle quali “è necessario prevedere stanziamenti anche per la loro manutenzione continuativa”.  Sulla portualità l’assessore ha riferito di un incontro informale avuto con l’Autorità portuale di Livorno, che ha dato notizie positive sullo stato di avanzamento degli interventi su scavalco, darsena Europa, microtunnel.

Attenzione particolare è stata dedicata all’urbanistica, a partire dalle modifiche alla legge 65/14/. “E’ stato giusto tenere fermi i valori di fondo, ma migliorarla, soprattutto con la semplificazione. – ha osservato Baccelli - Oltre il cinquanta per cento dei comuni hanno adeguato la loro normativa. Abbiamo permesso così la redazione di piani strutturali di comprensorio, che diventeranno piani operativi.”

“ Fare riqualificazione urbana di qualità è cosa complicatissima. E’ un progetto culturale più che urbanistico. Partiranno a breve iniziative in tutti comuni capoluogo sul tema – ha annunciato l’assessore – Intendo inoltre avviare le di procedure per la revisione del piano paesaggistico”. “Io non sono il legislatore. Siete voi  - ha aggiunto - Io posso solo proporre delle buone idee”

“Sulla modifica del piano paesaggistico penso si possa trovare una convergenza. Porterà molto lavoro alla commissione, ma sarà indispensabile farlo” ha affermato Elisa Montemagni (Lega).

“Diciannove modifiche in cinque anni e mezzo significa mettere gli uffici comunali in un turbine, da cui non sono ancora usciti - ha rilevato Alessandro Capecchi (FdI) sulla legge regionale 65/14 -   E’ necessaria una proroga più strutturata di almeno un anno, altrimenti si rischia di non poter rilasciare alcun titolo edilizio”. A suo giudizio, inoltre, ci sono problemi anche sulla rigenerazione urbana. “Va bene il non consumo di suolo all’esterno del perimetro urbano, va bene la copianificazione e vedremo come farla, ma i metri quadri di standard previsti per la rigenerazione urbana sono incompatibili economicamente. Forse va valutata la possibilità di spostamento dei volumi”.

“Sono molto felice che l’assessore Baccelli abbia mostrato una vera capacità di visione – ha affermato Francesco Gazzetti (Pd) - Spesso alcuni temi emersi dal territorio, sono diventati una priorità di sviluppo regionale. E’ il caso della portualità”

“Non trovo problemi nel modificare una legge più volte - ha osservato Cristiano Benucci (Pd) – La Toscana non è più quella del 2014. La nostra capacità deve essere quella di adeguare la norma”.  A suo parere è un atto di grande coraggio aprire una procedura di aggiornamento del piano paesaggistico. “Non è un programma di lavoro campato in aria – ha osservato - ma un programma di riforme”.

“Grazie per l’attenzione. Troverai in noi la collaborazione che merita un assessorato che ha visione e si confronta con i commissari nel rispetto dei ruoli - ha concluso la presidente della quarta commissione Lucia De Robertis – Troverai in noi la voce critica, qualora ce ne sia bisogno, costruttiva sempre, la voce di rappresentanti che sono espressione di un territorio, la Toscana, così tanto bello e così tanto diverso, che sarebbe un errore applicare le stesse regole a tutti e per tutti”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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