“Quando mi è stato presentato, ho subito compreso quanto il programma Pass ‘Percorsi assistenziali per soggetti con bisogni speciali’ rappresenti per la Regione Toscana un percorso innovativo, volto a un obiettivo chiaro e concreto: garantire parità di accesso ai percorsi di salute alle persone con ogni tipo di disabilità”.
Così l’assessore alla sanità e al diritto alla salute, Simone Bezzini, nel messaggio inviato in occasione del recente webinar dal titolo “Pass: accesso facilitato alle cure”, organizzato da Dipoi (il Coordinamento toscano delle associazioni per il “Durante e Dopo di Noi”) e Asdi (Assistenza sanitaria disabilità intellettiva), in collaborazione con il gruppo di lavoro Pass della Regione Toscana.
“A pochi giorni dalla Giornata internazionale delle persone con disabilità, parlare di questo percorso ci inorgoglisce - ha aggiunto Bezzini - perché sappiamo che Pass non è una sperimentazione, né un tentativo, ma un programma strutturato e organizzato verso un equo accesso delle persone con bisogni speciali ai servizi sanitari. Attraverso il modello Pass, a oggi l’unico in Italia nel suo genere, continueremo a lavorare in questa direzione. In questo contesto la collaborazione con le associazioni - ha proseguito l’assessore - risulta certamente preziosa, perché dalle associazioni giungono stimoli, idee ed emergono i bisogni delle famiglie. Equità, diritto alla cura, inclusione e dignità sono alcuni dei principi che guideranno il nostro lavoro futuro. Eseguire una visita, un esame diagnostico, effettuare uno screening, un ricovero o un accesso al pronto soccorso non dovrà più essere un ostacolo per la persona con disabilità, né un’esperienza complessa per la famiglia”.
All’evento hanno preso parte, oltre a Maria Teresa Mechi, responsabile Settore Qualità dei servizi e reti cliniche dell’assessorato al Diritto alla Salute di Regione Toscana e ad alcune figure chiave delle Aziende sanitarie e del territorio, come i project manager e i facilitatori, numerosi familiari con esperienza diretta del percorso Pass e rappresentanti delle associazioni.
E proprio a loro, agli operatori impegnati sul campo, alle famiglie e alle associazioni, si è rivolta l’assessora al sociale, Serena Spinelli, ad apertura dei lavori, esprimendo la sua “piena disponibilità all'ascolto delle istanze del mondo delle associazioni e delle famiglie. Incontri come questo - ha sottolineato Spinelli - servono a tutti per capire meglio quali sono i servizi messi a disposizione dalle istituzioni e come si possono migliorare. Siamo consapevoli che l'emergenza Covid ha fatto ulteriormente emergere varie problematiche, in ambito di disabilità, già molto pesanti per le famiglie, come sappiamo che la pandemia non è vissuta da tutti allo stesso modo. Questo evento rappresenta per me una prima occasione di incontro per un percorso di lavoro da fare insieme, in raccordo costante, perché ci sono alcune azioni che la Regione Toscana ha messo in campo, che ritengo debbano essere portate avanti con la vostra collaborazione. Credo che solo il confronto, tra chi vive direttamente la realtà e chi ha il compito di predisporre i percorsi sul piano normativo e di programmare le azioni da mettere in campo, possa favorire e generare strumenti quanto riposte più adeguate e il più possibile personalizzate".
Fonte: Regione Toscana
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