Sosteniamo le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici Eurospin. La politica dovrebbe garantire più controlli e porre più regole ai giganti della Grande distribuzione organizzata. Anche noi oggi in piazza sotto il consiglio regionale
A 9 mesi dall'inizio del primo lockdown i lavoratori e le lavoratrici di Eurospin a Sovigliana non avevano ancora i pannelli divisori in plexiglass. Una situazione inaccettabile - sanata solo dopo lo sciopero del 2 novembre - che metteva loro e i clienti della catena a rischio.
Ma Eurospin Italia costringe ancora i cassieri e commessi a sanificare le loro postazioni, senza provvedere in forme strutturali alla pulizia e alla sanificazione dei locali. Una situazione che, se già non è corretta normalmente perché comporta mansioni non previste dal CCNL, con la pandemia rischia di diventare pericolosa.
Occorre che le istituzioni e l'ispettorato si preoccupino di controllare che i protocolli sulla sicurezza - in questo caso quelli regionali - siano rispettati all'interno delle aziende. Occorre inoltre porre un limite alla deregolamentazione del settore commerciale. Non è possibile che di fronte a fatturati da capogiro, si risparmi sui diritti dei lavoratori, sulle assunzioni di personale addetto alle pulizie, e non si rispettino i giorni festivi in cui i supermercati dovrebbero restare chiusi per garantire il riposto collettivo ai propri dipendenti.
Domeniche e festivi di apertura ottenuti, ricordiamolo, grazie alle vergognose deregolamentazioni portate avanti dal centrosinistra, dai governi tecnici e dal centrodestra (Lega e Fdi comprese), senza soluzioni di continuità.
Potere al Popolo Empolese Valdelsa
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