In nome dei Diritti Onlus: "Natale tragico delle RSA, si doveva fare di più"

Pensando al Natale che si apprestano a trascorrere i nostri anziani non autosufficienti ospiti delle Rsa, in strutture stremate dalla pandemia ed in molti casi senza poter vedere i propri cari, non possiamo non riflettere che forse si poteva e si doveva fare di più.

In questi giorni la Asl ha stabilito che tutto il personale e gli ospiti delle strutture socio-sanitarie dovranno effettuare ogni 15 giorni tamponi antigenici rapidi; concordiamo pienamente con l’iniziativa, ma perché non è stata attuata prima?

In alcune strutture si è assistito, passivamente, ad una vera e propria ecatombe, anche in questa seconda ondata di Covid, quando era evidente a tutti che la questione ruotava attorno a controlli costanti e frequenti del personale oltre che ad una corretta turnazione dello stesso, troppo spesso vittima anch’esso, come gli anziani che doveva accudire, dell’improvvisazione di politici ed amministratori tutti.

Per mesi, si è preferito puntare il dito sui familiari degli ospiti facendoli passare per untori, tempo sprecato che certo ha contribuito a rendere ancor più tragica una situazione che poteva essere arginata. Lo dimostra il fatto che non tutte le Rsa hanno fatto registrare lo stesso tragico bollettino di morti, alcune sono riuscite nell’intento di salvaguardare i loro ospiti. Solo un caso fortunato oppure merito di gestioni più lungimiranti?

Non dimentichiamo, lo dobbiamo a tutti gli anziani non autosufficienti che non ci sono più ed a quelli che rimangono e che le Istituzioni in primis hanno il dovere di tutelare.

Alessandro Martini, presidente associazione In nome dei diritti Onlus

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