Al via la prima conferenza di Alberto Batisti su Beethoven

Il 10 dicembre ripercorriamo con Alberto Batisti, direttore artistico della Camerata Strumentale Città di Prato le vicende artistiche e biografiche della relazione di Beethoven con l'altro gigante della cultura europea, contemporaneo del musicista, Johann Wolfgang Goethe. 

Beethoven ebbe per il grande poeta e drammaturgo una sconfinata ammirazione, ricambiata molto tiepidamente e con non poche perplessità. Da questo amore non corrisposto nacquero comunque alcuni capolavori, come le musiche di scena per la tragedia Egmont e altre partiture, meno conosciute ma non meno importanti.

I due ebbero anche modo di incontrarsi, alle terme di Teplitz nel 1812. Su quell’incontro nacquero immediatamente narrazioni leggendarie, non sempre corrispondenti alla verità dei fatti, che oggi può essere ricostruita con maggiore oggettività e documentazione.

Il racconto offre soprattutto l'opportunità preziosa di esaminare il dibattito estetico, l'opera e la personalità di due fra i massimi riferimenti culturali dell'Europa moderna.

Il secondo incontro, è previsto per giovedì 17 dicembre, esattamente nel giorno in cui Beethoven venne battezzato.

Non si conosce la data esatta della sua nascita e per celebrare la venuta al mondo di questo grande amico dell'umanità ci si è sempre riferiti all’unica notizia sicura in nostro possesso, l'atto di Battesimo.

In questo giorno speciale, Alberto Batisti intende ritrarre Beethoven come sorgente di speranza.

La nostra civiltà lo venera per aver dato voce con la sua musica a tutti. Beethoven ha trasferito nelle sue opere le aspirazioni alla libertà, all'uguaglianza, alla giustizia e alla fratellanza che gli erano state trasmesse dalla cultura europea dell’Illuminismo e dagli ideali della Rivoluzione francese.

Nessun creatore ha saputo meglio di lui rendere eterni questi princìpi e questi valori nell’emozione e nella spiritualità dell’Arte.

La sua eredità è oggi più che mai viva, la forza morale della sua musica continua a consolare, esaltare, travolgere e commuovere ogni individuo che si ponga in ascolto e lasci risvegliare da quei suoni e da quel pensiero la parte più nobile e generosa della propria umanità.

Nel momento in cui tutto il consorzio umano è messo alla prova da così tanta sofferenza ed incertezza, la fede di Beethoven nell'abbraccio fra fratelli e nell'energia della vita è invito ad alzare lo sguardo verso l'alto e ad andare avanti, insieme. Nutrire l’anima di quelle note equivale a trovare nella bellezza il segno della speranza.

I due  incontri fanno parte del programma della rassegna Un autunno da sfogliare, realizzata dal Sistema Bibliotecario Provinciale Pratese, con il sostegno congiunto del Comune di Prato e della Regione Toscana.

Fonte: Ufficio Stampa

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