I nipoti del Cardinale Ermenegildo Florit ricordano che domani, 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, ricorre il 35mo anniversario della scomparsa del Cardinale Florit, anniversario che cade a pochi giorni dalla scomparsa del suo storico e fedele segretario Mons. Paolo Ristori.
I nipoti, che quest’anno per la prima volta in 35 anni, non potranno partecipare, a causa dei divieti di viaggio per via dell’emergenza sanitaria, alla celebrazione in duomo a Firenze, presieduta dal Cardinale Giuseppe Betori e al successivo omaggio alla tomba dello zio, nel sepolcreto degli Arcivescovi, in questa circostanza intendo esprimere la loro gratitudine all’attuale Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, per il costante ricordo dello zio nel giorno del suo pio transito, ma anche per le varie occasioni che egli ha organizzato in maniera capillare, per far riscoprire la figura e l’operato del Cardinale Florit, spesso offuscata da episodi che hanno socialmente contraddistinto la città e la diocesi negli anni del suo ministero episcopale fiorentino.
Allo stesso modo i nipoti esprimono il loro sincero ringraziamento al Sindaco di Firenze, Dario Nardella, per avere, nel 2017, intitolato una strada cittadina alla memoria del Cardinale Florit.
Alle cerimonie di domani in cattedrale i nipoti saranno comunque rappresentati dal colui che da anni è il loro rappresentante a Firenze, il giornalista Franco Mariani.
Il Cardinale Ermenegildo Florit (Fagagna, 1901 – Firenze, 1985) fu Arcivescovo di Firenze dal 1962 al 1977, ma arrivò a Firenze nel 1954 come Arcivescovo Coadiutore, con diritto di successione, del Cardinale Elia Dalla Costa.
La sua tomba, come quella di tutti gli ultimi Arcivescovi fiorentini, è situata in Cattedrale, nel sepolcreto degli Arcivescovi, sotterranea cappella, chiusa al pubblico, che fu voluta dal Cardinale Elia Dalla Costa 85 anni fa, quando, l’11 settembre 1935 l’Arcidiocesi di Firenze, rese solenni onoranze funebri a quattro suoi illustri Arcivescovi le cui salme, con grandi onori e devozione da parte del clero e dei fedeli, vennero sepolte definitivamente all’interno della Cattedrale, nella cripta sotto l’altare di San Zanobi. Le prime salme ad essere ospitate nel nuovo sepolcreto dei vescovi furono quelle – sepolte fino a quel momento nei due cimiteri della Misericordia di Firenze - di Mons. Gioacchino Limberti (1857-1874, all’epoca di Firenze Capitale d’Italia), Mons. Eugenio Cecconi (1874-1888), e dei Cardinali Agostino Bausa (1889-1899) e Alfonso Maria Mistrangelo (1899-1930). Le salme dei primi due erano state sepolte al cimitero di Pinti, non più attivo, in via degli Artisti, , mentre le altre due al cimitero a Soffiano.
Fonte: Ufficio Stampa
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