Torna la musica in ospedale anche in tempo di Covid-19 ma in una forma alternativa rispetto a quella già sperimentata con successo negli anni scorsi in Aoup, con una ricca stagione di concerti dal vivo, organizzati dalla Sezione pisana “Donatori di musica”, al momento sospesi a causa della pandemia. In attesa di ripartire presto con quella esperienza che ha “donato” a pazienti ricoverati e operatori sanitari performance magistrali di grandi musicisti del panorama nazionale e internazionale, anche l’Aoup aderisce – insieme altri ospedali toscani - al progetto “Pillole musicali per l’anima” - www.pillolemusicaliperlanima.it - il primo sito internet dedicato alla musica in ospedale in Toscana e probabilmente primo esempio nel suo genere in Italia.
Si tratta di un progetto di rete nato durante i mesi del primo lockdown a cura dell’associazione A.Gi.Mus, che si occupa di musica in ospedale dal 1999 e che aveva già portato questa esperienza innovativa dal vivo all’ospedale di Careggi a Firenze. Negli anni l’associazione ha poi organizzato oltre 1.000 concerti in auditorium, sale d’attesa, reparti e corsie e ricevuto premi anche dalla Presidenza della Repubblica italiana e dalla Camera dei Deputati, arrivando a coinvolgere 13 presidi ospedalieri in Regione.
Poi la pandemia da Covid-19 ha reso impossibili per tutte le associazioni i concerti dal vivo, da qui l’idea di mettere a punto un progetto per continuare a offrire musica e strutturare una risorsa destinata a rimanere anche per il futuro.
“Pillole musicali per l’anima” raccoglie video unici e inediti, che i musicisti A.Gi.Mus. hanno scelto e registrato con cura per i fruitori degli ospedali: ogni video è preceduto da una dedica, una spiegazione, una fotografia del “dietro le quinte” in cui gli artisti raccontano qualcosa di sé e si avvicinano a chi ascolta. I video sono etichettati in base ad alcune indicazioni legate alle emozioni che il brano suscita e raccolti in quattro categorie: energia, relax, amore, meditazione. E’ semplice, in questo modo, trovare la musica più adatta al proprio stato d’animo, anche per chi non ha una preparazione musicale e non si è mai avvicinato prima d’ora alla musica classica.
Gli ospedali potranno promuovere l’esistenza di questa risorsa in modo che i pazienti, dal loro luogo di degenza, possano navigare nel sito internet ed essere accompagnati dalla musica in tutte le fasi del ricovero e anche dopo. Il sito può essere consultato in totale sicurezza da smarphone, tablet e computer. Il merito della realizzazione tecnica del sito va a Marco Innocenti e Paolo Baldini dell’Azienda Usl Toscana Centro.
Anche attraverso i video sarà possibile un’interazione diretta con gli artisti: l’indirizzo agimus.firenze@agimus.it è a disposizione per chiunque abbia commenti, suggerimenti, domande o anche richieste di brani da aggiungere nella piattaforma. La parola chiave è personalizzazione, quindi, i video saranno rigorosamente inediti e diversi da altri reperibili in rete, in quanto concepiti appositamente per gli ospedali della Toscana.
“Numerosi studi scientifici dimostrano come la musica interagisca con il nostro corpo e venga percepita non soltanto con le orecchie, ma con tutto l’organismo – dichiara Luca Provenzani, presidente di A.Gi.Mus. Firenze - La musica è la ‘medicina dell’anima’ e ci piace pensare che, con questo progetto, in qualunque momento possa essere a disposizione di chi abbia voglia di trovare un momento di gioia, svago, distrazione in sua compagnia”
“Nei momenti di crisi, nelle situazioni più difficili è fondamentale cercare nuove modalità di comunicazione dei linguaggi artistici - aggiunge Glori Mazzi, presidente di A.Gi.Mus. Grosseto - La musica è di fronte alla sfida di trovare diversi strumenti e canali per arrivare al pubblico e queste “pillole” sono l’esempio pratico di come ci si possa ‘reinventare’, non fermando questo flusso comunicativo tra noi e coloro che potranno godere di momenti ristoratori e di gioia”.
In Aoup il progetto sarà coordinato, come anche per i concerti dal vivo della Sezione “Donatori di musica”, da Marzia Raffaelli, responsabile della Formazione.
Fonte: Aoup - Ufficio Stampa
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