Rete Musei di Prato, il progetto on line e on site finanziato dalla Regione Toscana

La Rete Musei di Prato, costituita da 8 realtà culturali del territorio provinciale, conquista un posto (il nono su 22 progetti finanziati) nella graduatoria del bando dei Sistemi museali 2020 della Regione Toscana, che metteva a disposizione 500mila euro per sostenere lo sviluppo dei musei e dei loro servizi, ma soprattutto si vede assegnare interamente il contributo richiesto di 30 mila euro. 

Il sistema museale pratese, composto da Fondazione Parsec - con Museo di Scienze Planetarie e Centro di Scienze naturali - Museo della Deportazione e Resistenza, Casa Museo Leonetto Tintori tutti di Prato, Museo Ardengo Soffici di Poggio a Caiano, Museo Archeologico di Artimino di Carmignano, Museo della Badia di Vaiano - Casa Agnolo Firenzuola e MuMat di Vernio, ha costruito un progetto che integra attività online, strategiche in questa fase pesantemente condizionata dalla pandemia, e iniziative e allestimenti anche con la collaborazione di enti culturali, promozionali e turistici del territorio, che troveranno realizzazione ed esecuzione nei prossimi mesi per promuovere una progettualità più articolata e duratura. L’obiettivo naturalmente è promuovere la ricca offerta della Rete, potenziare la presenza dei visitatori nei musei e sviluppare nuove connessioni strategiche con il territorio.

“Il sistema Rete Musei si conferma soggetto fondamentale per tutto il territorio provinciale, come attesta il nuovo riconoscimento da parte della Regione Toscana”, commenta l’assessore alla Cultura di Prato Simone Mangani. E l’assessore di Carmignano Stella Spinelli aggiunge: “Siamo molto orgogliosi di questo risultato, un progetto al quale crediamo fermamente. Siamo sempre più convinti che mettersi in rete sia la scelta più giusta”. Il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli sottolinea che “si tratta di un sostegno concreto e davvero apprezzato, specialmente in tempi come questi dove la progettazione di una fruibilità più innovativa e vicina a tutti è davvero fondamentale”, mentre il sindaco di Vaiano Primo Bosi evidenzia che “la Regione ha riconosciuto l'ottimo lavoro svolto in questi anni dalla Rete e in particolare dal Museo della Badia di Vaiano, insieme a quello dell'altro sistema museale di cui facciamo parte Case della Memoria in Toscana - I Grandi Personaggi”. L’assessore di Vernio Maria Lucarini conclude affermando che “vengono premiati il lavoro di squadra dei musei e gli investimenti dal punto di vista tecnologico. Tutti aspetti che sono fondamentali per il futuro.”

L’idea di punta del progetto è però senz’altro quella di un percorso multimediale che si chiamerà Ti porto al museo. Il gioco che fa rete, un nome che riallaccia il sistema attuale alla sua storia (la rete nacque proprio con un progetto di accoglienza a tutto campo, sempre sostenuto dalla Regione, che prevedeva anche il trasporto). Sviluppato sia online che all’interno degli allestimenti negli 8 musei, il gioco conduce i partecipanti a compiere un percorso con l’obiettivo di incoraggiarli all’esperienza fisica del museo e di realizzare uno strumento culturale e didattico fruibile dalle scuole, dalle famiglie e da tutti i visitatori. Alla realizzazione del percorso concorreranno strumenti diversi, dalla grafica - anche animata - agli inserti video, dalle foto alle suggestioni sonore, dai contenuti testuali a quelli cartografici. Attraverso il sito della Rete per la parte digitale e gli ambienti dei musei opportunamente attrezzati (con pannelli, QR-Code, mappe e planning per giocare) i visitatori saranno condotti attraverso le varie tappe verso l’obiettivo, concludere il viaggio virtuale e reale attraverso le 8 realtà e laurearsi campione.

Fonte: Ufficio Stampa

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