CambiaMenti risponde a Squicciarini: "Non prendiamo lezioni di politica da nessuno"

Prendiamo atto che Squicciarini si dimette dalla vicepresidenza della Commissione Elettorale. È singolare che abbia lasciato passare quasi tre mesi e che se lo sia dovuto far chiedere, invece di compiere in modo immediato e spontaneo un gesto elementare di correttezza istituzionale nel momento in cui ha deciso di proseguire la sua attività di Consigliere Comunale in un gruppo diverso da quello in cui era stato eletto.

Prendiamo anche atto che Italia Viva, dopo quasi tre mesi dalla costituzione del suo gruppo istituzionale dichiara di collocarsi all'opposizione, anche se ci sembra molto singolare che da quando si è costituita in Consiglio questa forza che si definisce di opposizione non abbia votato contro nessun atto dell'Amministrazione Comunale, e, in particolare, si sia astenuta sugli equilibri di bilancio.

Noi concepiamo la nostra opposizione come una funzione costruttiva e propositiva, ma anche fortemente alternativa al modo di governare il nostro Comune che ha prevalso negli ultimi due mandati amministrativi e che sta proseguendo, in piena continuità. Un'opposizione fondata su precise scelte programmatiche, che riguardano la trasparenza e la partecipazione, la centralità della tutela dell'ambiente e del territorio, precisi orientamenti sulla scuola e sulla sanità, il recupero di un ruolo centrale del Comune nei confronti di Enti e società partecipate.

Le opposizioni non sono tutte uguali. La nostra si fonda su questi contenuti, a partire dai quali abbiamo costruito un comitato e una lista civica a cui aderiscono su base programmatica persone di diversi orientamenti e che, sulla base dei contenuti, ricerca convergenze con le altre forze presenti in Consiglio.

Se Italia Viva ha deciso di sedere nei banchi dell'opposizione farebbe bene a esprimere la propria collocazione in modo attivo e autonomo, e non a traino degli altri gruppi politici. Partecipare all'attività dell'opposizione è cosa seria ed impegnativa, non si può fare a mezzo servizio.

Squicciarini ha, fino al settembre di quest'anno, condiviso e partecipato alle nostre iniziative, senza mai esprimere distinzioni e senza mai opporsi alla collocazione del comitato in una zona apartitica, ma non certo apolitica, di impegno civico fondato su precisi contenuti alternativi. Egli è stato non solo uno dei fondatori del nostro comitato, ma fino ad Luglio 2019 ne è stato stato Vice-Presidente, nonché uno degli estensori del nostro Statuto e del nostro programma.

Cambiare idea è lecito. Rendere conto delle proprie scelte a chi ci ha eletto in caso di un cambiamento di orientamenti sarebbe stato secondo noi doveroso, ma lo stile non può essere obbligatorio. Mescolare le carte in tavola sulla natura e l'attività del nostro comitato come si tenta di fare, con scarsa efficacia, nell'ultimo comunicato, da parte sua è davvero poco credibile.

Considerato poi che Italia Viva non ha mai partecipato ad una singola e sola iniziativa sul Centro Medico di Ponte a Egola, visto che al tempo non solo non era presente in Consiglio Comunale ma nenache esisteva, rivendicare ora un ruolo nella vicenda appare francamente fuori luogo. E' paradossale peraltro vedere come la posizione di Italia Viva sia più attiva nel criticare le opposizioni anziché la maggioranza.

Non prendiamo lezioni su come si fa politica da nessuno, tanto meno da chi è andato via dal Comitato senza nemmeno una telefonata ed un confronto in sede. Ed è anche l'ultima volta che ci confrontiamo con Matteo Squicciarini sul piano della discussione politica generale. D'ora in avanti il confronto avverrà in consiglio sulle questioni di merito, se sarà capace di proporne.

 

Federico Faraoni, presidente Comitato Cittadino CambiaMenti

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