Da Prato al Polesine per la marijuana 'accelerata', 5 arresti

Dai 6 arresti per traffico di marijuana avvenuti a Pistoia e Prato il 3 e 7 novembre scorso (qui i dettagli dell'operazione a Vinci), le operazioni sono andati avanti nella zona di Rovigo. Lo scorso 30 novembre sono stati compiuti altri 5 arresti. In totale sono stati sequestrati nelle due operazioni 165 kg di droga pronta per lo spaccio e 90 kg di cannabis in produzione. Il valore sul mercato sarebbe stato di quasi 1,8 milioni di euro.

Gli arresti sono avvenuti nei comuni di Lendinara, Lusia e Fratta Polesine. A operare i carabinieri di Prato con i colleghi di Rovigo. In manette 5 persone di origine cinese, clandestini senza fissa dimora, dai 36 ai 66 anni di età.

Nelle abitazioni e nei campi a loro disposizione nel basso Polesine è stata trovata una coltivazione di cannabis indica con 610 piante irrigate, concimate e irradiate da 136 lampade a iodio. Nella parte dello stoccaggio c'erano 25 kg di infiorescenze di marijuana e nell'essiccazione altri 20 kg. Questo sequestro vale sul mercato 315mila euro. La maturazione della cannabis, dai 3 mesi necessari in natura, veniva accelerata in soli 2. Venivano usati sia gli ormoni che un impianto a raggi UVA al lavoro h24 con temperatura ventilata costante di 22° centigradi. L'allaccio alla corrente elettrica era abusivo.

Tutto era partito già dopo l'arresto di un uomo a prato nel 2017 per stupefacenti. Il 7 novembre scorso quest'uomo aveva avuto contatto con i connazionali recentemente arrestati. Faceva la spola con un'auto noleggiata a lungo termine tra Prato, Rovigo e Lendinara.

 

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