Consorzio 2 Alto Valdarno, quasi 11 milioni di lavori nel 2021 per la sicurezza idraulica del comprensorio

Quasi 11 milioni di euro per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua destinati a trasformarsi in interventi che, nel 2021, andranno ad interessare centinaia di tratti e di opere del reticolo gestito dal Consorzio 2 Alto Valdarno.

E’ la proposta del piano delle attività di bonifica, predisposta, al termine della maratona di incontri via web con gli amministratori e i tecnici dei 54 comuni del comprensorio, e approvata all’unanimità dall’assemblea consortile.

L’atto ha dato ufficialmente il via all’iter che si concluderà solo quando il documento di programmazione avrà ottenuto, con apposita delibera, l’ok della giunta regionale toscana, il semaforo verde indispensabile perché il Consorzio possa avviare progettazioni, lavori e interventi.

Il PAB (questo l’acronimo con cui si indica il piano) è la summa dell’attività ordinaria programmata annualmente per mantenere in efficienza i gli oltre 6.500 km di aste che ricadono nel bacino dell’Alto Valdarno.

Più di 10.000.000 di euro serviranno per lo sfalcio di erba e arbusti e per il taglio selettivo della vegetazione presente sulle sponde e in alveo, per gli interventi di rimozione del materiale accumulato nel letto dei fiomi e per il monitoraggio e le piccole riparazioni delle opere, puntuali (come le briglie) e areali (come le casse di espansione): attività indispensabili per assicurare un corretto deflusso idraulico.

A questa cifra si aggiungono gli oltre 560 mila euro che il Consorzio prevede di utilizzare per interventi puntuali urgenti, preventivamente non programmabili ma che, sulla scorta dell’esperienza, potrebbero rendersi necessari e che vengono individuati in seguito alle segnalazioni inoltrate da cittadini e amministratori o nel corso dell’attività di vigilanza, preziosa per tenere sorvegliato il reticolo e a cui l’ente destinerà circa 150.000 euro.

A queste cifre, come è accaduto in passato, potrebbero poi sommarsi altre risorse, di provenienza europea, regionale e nazionale, che il Consorzio 2 Alto Valdarno riuscirà ad intercettare grazie alle sue capacità progettuali.

Fin qui il capitolo difesa del suolo.

Investimenti sono previsti anche nel settore irrigazione, l’altra attività che, ai sensi della normativa vigente, compete al sistema della bonifica.

Centottanta mila euro servono per la manutenzione, l’ esercizio e la vigilanza dei Distretti irrigui n. 1, n. 7, n. 21 e n. 42-43 del Sistema occidentale di Montedoglio gestiti dall’ente. Sulle reti di distribuzione della risorsa alle imprese agricole, inoltre, sulla carta sono pronti alcuni importanti progetti, attualmente a caccia di finanziamento. Tra questi: la manutenzione straordinaria Distretti irrigui n. 1 e n. 21, per cui è richiesto un investimento da 350 mila euro; gli adeguamenti delle camere interrate per la sicurezza degli operatori nei Distretti irrigui n. 1, n. 7 e n. 21 che necessitano di lavori per 100.000 euro; la realizzazione creazione della Rete di distribuzione del Distretto irriguo n. 8 23, nei Comune di Foiano della Chiana e Castiglion Fiorentino per un investimento previsto di oltre 1.800.000 euro., il maxi impianto da oltre 28.500.000 milioni destinato a modificare il futuro agricolo della Valdichiana.

“Riteniamo di aver predisposto un piano che, oltre a recepire le direttive nazionali e regionali, risulta calzante alle esigenze del territorio, grazie alla proficua e indispensabile

collaborazione degli amministratori locali, che ringrazio”, commenta Serena Stefani, Presidente del Consorzio e aggiunge: “Prezioso è stato anche il contributo dei cittadini che sempre più spesso si rivolgono al nostro ente per effettuare segnalazioni. Spesso le richieste di intervento non si riferiscono espressamente all’attività propria del Consorzio, ma questo dimostra che ormai siamo una realtà presente e radicata sul territorio, un punto di riferimento. Ci mettiamo quindi a disposizione per raccogliere le indicazioni e per sottoporle, se non sono di nostra competenza, agli enti di riferimento”.

Fonte: Consorzio 2 Alto Valdarno

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