No allo stop della guardia medica notturna, mozione approvata all'unanimità

Il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Marco Stella (Forza Italia) e collegato alla comunicazione del presidente della Regione, Eugenio Giani, per chiedere la sospensione dell’ordinanza dello stesso presidente Giani, con la quale si prevede, tra le altre cose, l’interruzione del servizio di guardia medica nelle ore notturne, nella fascia dalle 24 alle 8. “Su questo punto, dopo le rassicurazioni del presidente Giani in aula, è necessario fare chiarezza, perché molti territori, soprattutto quelli periferici, sono preoccupati”.

A sostegno, annunciando di sottoscrive l’atto di indirizzo, si è dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli (Italia Viva). Favorevole anche la consigliera Elisa Tozzi (Lega). Il capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, ha precisato che l’ordinanza non si può sospendere, “perché tratta anche altre materie sanitarie, ma sul punto si può chiedere un’integrazione, per evitare la penalizzazione delle aree più disagiate”. I consiglieri Stella, Scaramelli e il vicepresidente del Consiglio, Marco Casucci (Lega), hanno però sottolineato la necessità che il servizio non venga interrotto a nessun cittadino. Dopo una sospensione sulla discussione, durante la quale i capogruppo hanno trovato una sintesi, l’atto è stato votato all’unanimità.

"Siamo soddisfatti - evidenzia Stella - perché il taglio alla guardia medica notturna sarebbe stato un bel problema, avrebbe prodotto accessi impropri nelle strutture ospedaliere e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e dei Pronto soccorso. Il servizio di guardia medica è strategico per il territorio. Ha prevalso il buon senso, sono stati ascoltati gli allarmi lanciati dai sindaci, dal personale ospedaliero, dalle Società della Salute. Ora attendiamo che Giani produca una nuova ordinanza con cui certifichi il passo indietro della Regione Toscana".

“In Consiglio abbiamo approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale si chiede al presidente e alla giunta regionale di tradurre in un atto, che modifichi l'attuale ordinanza, in linea con quanto comunicato questa mattina dallo stesso presidente Giani in aula, in relazione a quanto da noi stessi segnalato nei giorni scorsi rispetto al tema del servizio di guardia medica. Un modo per togliere definitivamente ogni dubbio sulla questione e tranquillizzare i numerosi sindaci di piccoli comuni che in questi giorni avevano manifestato preoccupazione. La continuità assistenziale va riformata, ma con attenzione massima alle zone disagiate e d'intesa con i territori”. Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, a proposito del servizio di guardia medica in Toscana.

Votati all’unanimità anche altri quattro ordini del giorno, sempre collegati alla comunicazione del presidente Giani, e anche questi presentati da Marco Stella (FI), ma con emendamenti del gruppo Pd. In particolare, si invita il presidente della Giunta a rendere disponibile nelle farmacie una quantità significativa di vaccino antinfluenzale e a convocare entro sessanta giorni un tavolo con le categorie economiche, parlamentari toscani e consiglieri regionali per valutare la possibilità di proporre al legislatore nazionale provvedimenti di agevolazione e semplificazione burocratica, come le zone economiche speciali. Il presidente è impegnato anche ad intervenire sul governo nazionale per snellire le procedure di cassa integrazione, per renderle più adeguate alle esigenze dei lavoratori trovando le necessarie risorse finanziarie, anche usando gli strumenti europei dedicati, estendendola a categorie finora escluse. Un impegno particolare dovrà infine essere assicurato ai malati oncologici, perché non vengano interrotti gli screening e siano comunque garantiti anche nell’emergenza i livelli essenziali di assistenza.

Il consiglio, inoltre, ha approvato a maggioranza anche un ordine del giorno, presentato da Francesco Torselli (FdI) e poi emendato, per utilizzare la rete delle farmacie, pubbliche e private, in modo che queste possano utilizzare appositi spazi per garantire le attività di screening e l’effettuazione dei tamponi rapidi.

Respinti i due ordini del giorno presentati da Irene Galletti (M5S).

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