Casucci (Lega) e Veneri (FdI): "La Regione sostenga case famiglia e comunità"

Parte dal territorio di Arezzo la mozione che riguarda le circa 200 strutture, tra onlus, fondazioni, associazioni e comunità, dell’intera Toscana che accolgono circa 800 persone, soggetti fragili e disagiati in condizioni di particolare difficoltà (economica, sociale, psicologica, familiare). Strutture che offrono accoglienza, tutela, sostegno sanitario e psicologico, percorsi di recupero per donne vittime di violenza, ragazze madri, orfani, minori indigenti. I primi firmatari della mozione, il vice-presidente regionale Marco Casucci (Lega) ed il Consigliere regionale Gabriele Veneri (Fdi), hanno unito le loro forze per cercare di dare risposte ai territori della provincia di Arezzo e dell’intera Toscana. Dai banchi dell’Opposizione hanno presentato congiuntamente un atto “per chiedere che la Regione sostenga, anche economicamente, tali strutture, servono aiuti come quelli erogati alle Rsa e Rsd. E’, poi, fondamentale che i malati Covid di tali comunità vengano accolti negli alberghi sanitari e che le Asl effettuino screening con tamponi gratuiti agli ospiti ed operatori di tali strutture” annunciano Veneri e Casucci, la cui mozione è stata firmata dai gruppi di Fratelli d’Italia e Lega.

“La sollecitazione ci è giunta da casa Thevenin, ad Arezzo, per voce del suo presidente Sarri -dichiarano i Consiglieri Veneri e Casucci- Ci ha fatto capire quanto fosse importante intervenire in un momento così difficile. Le comunità per minori e le case famiglia sono enti privati ma svolgono attività di servizio pubblico. Gli screening anti-Covid sono divenuti un costo importante da sostenere per tali strutture, a fronte delle risorse limitate che arrivano dal pubblico e dalle donazioni di privati. Un altro problema è quello di poter collocare gli ospiti positivi in strutture dedicate, data la difficoltà nel tenere separati adeguatamente i minorenni. La Regione deve offrire aiuti concreti a queste comunità che rappresentano una speranza per tante persone, costituiscono un punto di riferimento per la collettività e danno un grande contributo si servizi sociali comunali”.

Fonte: Ufficio Stampa

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