L’utilizzo sempre più frequente di dispositivi digitali come pc, tablet, e cellulari purtroppo può provocare problematiche sia connesse alla vicinanza di questi schermi, che all’emissione della cosiddetta luce blu da parte dei dispositivi sopraccitati. Di questi problemi e di come risolverli ne abbiamo parlato con Milunka Tasev di Ottica Colpo d'Occhio a Montelupo Fiorentino.
Intervenuta ai microfoni di Radio Lady 97.7, ha spiegato nei dettagli come come proteggersi dalla luce blu.
Cosa è la luce blu?
È importante capire prima di tutto cosa è la luce blu. Partiamo col dire che la luce che raggiunge l’occhio e penetra dentro di esso è suddivisa in uno spettro visibile (compreso tra lunghezze d’onda di circa 380 e 780 nm) e di uno spettro non visibile sotto i 380 nm (ultravioletto) e sopra i 780nm (infrarosso).
La cosiddetta luce blu/violetta o luce visibile ad alta energie (HEV) la posizioniamo in un intervallo tra i 380 e i 500 nm anche se le più dannose sono comprese tra 380 e 450 nm, visto che possono portare a danneggiamenti a livello della retina.
Quanto è importante per noi la luce?
La presenza di luce fa sì che il nostro corpo emetta serotonina (il cosiddetto ormone della felicità) e cortisolo. È quindi molto importante esporsi alla luce naturale proteggendoci durante il giorno con occhiali da sole per evitare che le radiazioni ultraviolette danneggino i nostri occhi e la nostra pelle nella zona perioculare.
Durante il giorno la quantità di luce blu presente è più alta rispetto alla sera, perché una quantità di luce blu bassa ci aiuta a produrre melatonina e quindi ad avere più facilità ad addormentarsi e riposarsi bene
Come influisce sul ritmo sonno-veglia?
Durante il giorno abbiamo molta luce blu che farà produrre poca melatonina mentre la sera avremo poca luce blu, quindi una produzione di melatonina più elevata, facendo in modo da avere più sonno e quindi riposare meglio. L’esposizione a una luce blu che non sia una componente della luce naturale, specialmente in orario serale, può provocare la produzione di melanopsina, un ormone che ha la funzione di sensore per il nostro organismo. Ci aiuta a capire se è giorno o se è notte. La sua stimolazione ferma la produzione di melatonina e quindi fa sì che il nostro corpo si senta come se fosse giorno rovinando il ritmo sonno-veglia.
Cosa può provocare la luce blu?
Una quantità eccessiva di luce compresa nell’intervallo tra l’ultravioletto e il blu violetto può provocare danni ai nostri occhi, portando a congiuntiviti, cataratta, degenerazioni retiniche, ecc.
Al giorno d’oggi sempre più sorgenti luminose artificiali e dispositivi digitali, che sono nati per migliorare la nostra vita, contengono una quantità di luce blu superiore rispetto agli stessi oggetti sul mercato anni fa e quindi possiamo ben capire che siamo sottoposti a un’esposizione maggiore alla luce di blu rispetto a prima. Diventa molto importante quindi proteggere sempre di più i nostri occhi.
Cosa possiamo fare per proteggere i nostri occhi?
Innanzitutto sono da consigliare lenti sia da vista che da sole protettive per le radiazioni UV, possiamo però aggiungere a queste lenti trattamenti antiriflesso filtranti la luce blu.
Come detto prima i dispositivi digitali emettono una grande quantità di luce blu artificiale, che nella migliore delle ipotesi, può portare ad affaticamento visivo, possiamo però contrastare questo affaticamento con un filtro per la luce blu, così anche da garantire una migliore visione in generale.
I filtri per la luce blu più comuni in commercio sono intesi come trattamenti antiriflesso filtranti da apporre sulle lenti oftalmiche, che hanno la funzione di attenuare la luce blu nell’intervallo tra 380 e 450 nm, lasciando quindi passare la parte “benefica” che va dai 450 ai 500 nm.
Queste lenti possono essere portate tranquillamente per tutta la durata della giornata senza problemi, perché appunto filtrando fino a circa 450 nm lasciano passare quel tanto che basta di luce blu per permetterci di avere una secrezione regolare di serotonina, cortisolo e di melatonina.
Da Ottica Colpo D’Occhio potrai provare lenti oftalmiche con antiriflesso contro la luce blu sia per proteggerti che per usare al meglio e in sicurezza tutti i tuoi dispositivi.
Quali soluzioni “antifatica” esistono per contrastare l’uso eccessivo dei dispositivi digitali?
L’utilizzo dei dispostivi digitali ha modificato sia la nostra esposizione alla luce che le nostre abitudini visive, basti pensare la distanza alla quale per esempio guardiamo lo smartphone o il tablet. Distanze molto corte che provocano un sforzo accomodativo da vicino non indifferente e quindi il tempo che il nostro occhio dedica alla visione per lontano sarà sempre più inferiore.
Questa situazione può portare ad una miopizzazione che si manifesterà con una visione non nitida per lontano, perché in pratica disimpariamo ad accomodare e disaccomodare velocemente per mettere a fuoco a varie distanze.
Potremo anche avere problemi di secchezza oculare in quanto essendo concentrati per vedere ad una distanza molto ravvicinata batteremo molto meno le palpebre portandoci quindi a vedere meno nitido per via di una superfice corneale non correttamente lubrificata.
Le soluzioni vere e proprie da consigliare sia a primi presbiti o semplicemente anche a soggetti giovani che passano molto tempo davanti al pc o al cellulare, possono essere lenti oftalmiche, dette generalmente antifatica, che presentano nella parte alta della lente una zona di visione per lontano mentre nella parte bassa della lente una zona di visione per vicino, con un leggero incremento di potere in modo da non far affaticare l’occhio in maniera esagerata.
Ti aspettiamo da Ottica Colpo D’Occhio dove potrai avere informazioni più dettagliate su tutte le lenti e tutti i trattamenti disponibili, sapremo consigliarti la soluzione più giusta per le tue esigenze.
Ottica Colpo d'Occhio vi dà appuntamento su Radio Lady mercoledì 25 novembre alle 10.30: in diretta tanti consigli e info utili per i nostri occhi
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