Nel processo sul presunto racket di appartamenti di proprietà dell'Inps, in uno stabile di Firenze, in via Monteverdi sono state emesse dieci condanne.
Ai due fratelli calabresi le pene più alte, una di 9 anni e 4 mesi e una di 5 anni e 1 mese. Questi erano stati accusati dagli investigatori di aver gestito di fatto le abitazioni. Condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione per un 63enne, all'epoca dei fatti dipendente dell'Inps e custode del palazzo. Tra i reati contestati, a vario titolo, quelli di invasione di terreni e abitazioni, estorsione, appropriazione indebita, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
L'accusa di associazione a delinquere è caduta per tutti. In base alle indagini dei carabinieri, coordinati dal pm Gianni Tei, i due fratelli, gestori di fatto di una cooperativa edile, avrebbero occupato gli appartamenti e poi li avrebbero affittati al nero a operai romeni alle loro dipendenze, che sottopagavano. In questo modo sarebbero riusciti ad accaparrarsi ingenti somme di denaro, ricorrendo anche all'uso della violenza e a intimidazioni di vario tipo.
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