Ruoli maschili fatti recitare alle bambine e viceversa, fiabe smontate per individuare gli stereotipi di genere. L'educazione all'istituto fiorentino Marconi di via Mayer è sotto l'occhio del ciclone per il laboratorio proposto alle scuole elementari e alle medie. Ritorna la polemica sul 'gender', sbandierata come dottrina infame dal centodestra e difeso in nome della libertà dagli stereotipi. Il progetto promosso da Ireos Onlus – Centro Servizi Autogestito Comunità Queer è stato duramente attaccato. Queste alcune opinioni emerse nel dibattito politico:
Cdx: "Ridurre scuola a laboratorio culturale del Pd è schifoso"
"Abbiamo appreso-afferma Andrea Asciuti, Consigliere comunale della Lega a Firenze- che nella scuola primaria Marconi di Firenze, è stato proposto un laboratorio per contrastare la formazione di stereotipi di genere utilizzando fiabe, giocattoli, personaggi dei cartoni animati,mass-media...per non parlare di una maestra che durante le lezioni d'inglese ha fatto recitare ai bambini i ruoli delle femmine ed alle bambine quelli dei maschi(in particolare in un dialogo un bimbo ha fatto Lilly ed una bimba ha fatto Arthur),tutto questo senza chiedere il consenso scritto ai genitori. Questi corsi (prospettati per superare le discriminazioni) sono, invece, dei veri e propri tentativi di indottrinamento della teoria del "gender" anzi del "gender-queer" visto che il progetto è stato proposto dall'associazione Ireos. Come Consigliere comunale ho dunque chiesto all'Assessore Sara Funaro la sospensione immediata di tale laboratorio."
“Trovo imbarazzante - dichiara il Capogruppo Federico Bussolin - lo scudo del bullismo innalzato dall’Ass. Funaro per giustificare quella che, nei fatti, è una vergogna perpetrata ai danni dei bambini: posso comprendere le posizioni politiche, ma schiavizzare ad esse i bambini è intollerabile.
“Chiederemo in Consiglio - continua - di interrompere immediatamente i rapporti con l’Associazione IREOS, augurandoci che Nardella possa fare opportune riflessioni sulle competenze dell’Assessore Funaro. La scuola - conclude Bussolin - non è un gioco e ridurla a laboratorio culturale del PD non è bizzarro, è schifoso”.
"Quanto proposto alla scuola primaria Marconi di Firenze-afferma Elisa Tozzi, Consigliere regionale della Lega-travalica, a mio avviso, ogni normale scopo didattico, generando solo grande ed immotivata confusione fra i giovanissimi allievi." "Tra l'altro, qualora fosse vero-prosegue il Consigliere-è ancora più inaccettabile il fatto che di questa improvvida iniziativa, pare non siano stati neanche informati i genitori."
"Mi auguro, dunque-conclude l'esponente leghista-che l'amministrazionecomunale fiorentina, abbia il buonsenso d'interrompere questa sorta di esperimento, totalmente fuori luogo, che stigmatizziamo apertamente."
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il Capogruppo di Fratelli d'Italia, Alessandro Draghi che afferma. "Non trovo appropriato un progetto del genere per la scuola primaria, come ritengo indispensabile che durante lo svolgimento della lezione ci sia uno psicologo ed un genitore testimone per ogni classe.
Rispondo all'Assessore Funaro quando dalla pagine del giornale esclama: "c'è ancora bisogno di progetti di questo tipo" a lei dico, che c'è ancora bisogno di tutelare bambini e genitori che prediligono la famiglia tradizionale."
Sinistra Italiana Firenze: "L’educazione alla diversità rende liberi"
Sinistra Italiana Firenze esprime la sua vicinanza alla Scuola Marconi di Firenze e all’Associazione IREOS, attaccati in modo indegno ed insopportabile, per il progetto educativo contro gli stereotipi di genere realizzato nell’ambito delle Chiavi della Città del Comune di Firenze.
Dietro l’aggressività e i toni allarmistici che abbiamo visto circolare sulla stampa e in rete, non c’è la minima attenzione verso i destinatari del progetto. Si vuole ideologizzare un tema per imporre una crociata morale, ed un unico modello di relazione tra i generi. L’uguaglianza tra uomini e donne ed una società inclusiva di tutte le diversità, si realizzano concretamente attraverso interventi che incoraggiano lo scambio di responsabilità tra maschi e femmine, decostruendo la rigidità che la società impone ai generi.
“Le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi, in tutta la loro diversità, dovrebbero essere liberi di esprimere le loro idee e le loro emozioni e di perseguire le loro scelte, senza sentirsi vincolati da ruoli di genere stereotipati”, questo è quello che prevede la strategia 2020/2025 per la parità di genere della Commissione Europea, forte degli studi e delle ricerche di oltre 30 anni. Questo è quello che deve quotidianamente ispirare l’azione di insegnanti ed educatori, un lavoro che le istituzioni a tutti i livelli, devono difendere e potenziare, perché è tra gli elementi cardine della Democrazia del nostro paese.
Sinistra Comune: "Insegnante minacciata"
“Sono contro la violenza ma... Nessun ma.
Il nostro gruppo consiliare – spiegano Antonella Bundiu e Dmitrij Palagi – ha le sue perplessità sull’impianto del percorso Chiavi della Città, quando dentro le scuole finiscono realtà private come Eataly, ma non è questo che è oggetto delle polemiche di questi giorni, in cui invece viene attaccata Ireos per un presunto complotto ai danni dell'eterosessualità che porterebbe avanti tra le nuove generazioni.
Le destre e alcune famiglie si sono volute scagliare contro un progetto che mette in discussione gli stereotipi. Ci sembra che lo scandalo si concentri su pratiche già in uso dai tempi del teatro dell'antica Grecia, ma non vorremmo buttarla sul culturale, non ci pare inerente al livello della polemica.
Si è finiti per vedere un’insegnante minacciata, perché starebbe attaccando una qualche presunta identità.
Che ci sia un disegno globale di omologazione può anche essere vero: è quello del capitalismo, a monte anche dello stesso patriarcato tanto caro ai difensori dell’eteronormatività, che riduce tutto a merce. Alle destre basta che nel libero mercato si possa difendere una presunta identità italica e cattolica, schiacciando le diversità tra persona e persona. Si scaldano per questo.
Noi invece confermiamo di essere dalla parte di chi lotta contro gli stereotipi.
Al Consigliere Asciuti – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – vogliamo infine ricordare che l’Onorevole Vladimir Luxuria è stata deputata della Repubblica Italiana nella XV Legislatura con Rifondazione Comunista, che voglia ricordarlo o meno non cambia che il Paese è andato più avanti di quanto crede lui”.
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