«Purtroppo il dossier di candidatura di Pisa capitale italiana della cultura 2022 non ha passato il vaglio della commissione del Ministero per i beni e le attività culturali. Un documento che aveva visto la partecipazione e l’adesione al Comitato promotore di tutte le principali realtà cittadine, le università, i centri di ricerca, le fondazioni, associazioni culturali e imprenditoriali».
«Non siamo stati ammessi tra le prime 10 città finaliste ma questo anno di lavoro, complicato a causa dell’emergenza Covid, non è passato invano. Abbiamo, infatti, raggiunto due obiettivi: aver prodotto un dossier in cui sono contenuti progetti importanti per la città, che non devono rimanere sulla carta e non andranno perduti; e aver avviato un dialogo costruttivo e intessuto una collaborazione tra le istituzioni cittadine che deve proseguire nel futuro».
«Il risultato di oggi va a sommarsi, purtroppo, a quelli altrettanto sfortunati del 2013 quando la città si candidò a Capitale europea e del 2015 quando si presentò per Capitale italiana della cultura. Ma questo non toglie nulla al valore che Pisa sa esprimere in termini di produzione e promozione culturale, non solo per il suo grande passato ma anche per un presente che poche città al mondo possono vantare. Semmai è la conferma che è il tempo per tutti di ripensare un modo diverso di fare sistema, un metodo che sappia valorizzare le grandi personalità ma anche l’intera città con il suo immenso patrimonio storico artistico e culturale, coniugando la ricerca e i tanti saperi con la loro divulgazione. Per sua definizione la cultura non può essere terreno di scontro politico ma sempre occasione di confronto e di dialogo, pertanto mi auguro che questa sia l’occasione per riprendere a collaborare intorno a progetti, eventi, e al grande patrimonio materiale e immateriale che Pisa sa esprimere. Voglio in questa occasione anche rivolgere i miei complimenti a Volterra per essere riuscita a entrata nella shortlist. Al sindaco Santi e a tutta la cittadinanza va il mio in bocca al lupo per il risultato finale, qualunque esso dovesse essere».
Fonte: Comune di Pisa - Ufficio Stampa
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