Inchiesta Blu Mais, Pci: "Non può finire tutto a tarallucci e vino a Cerreto Guidi"

Susanna Rovai

Il 26 Ottobre 2020 si è svolto il Consiglio Comunale di Cerreto Guidi. Il 7º punto all'OdG era l'interrogazione fatta dal gruppo consiliare del Partito Comunista Italiano e protocollata in data 12 Giugno 2020, sulle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, denominate operazione "Blu Mais".

L’interrogazione ha dovuto attendere a lungo per avere risposta, ben tre mesi e mezzo! "E per dover avere la risposta in questo consiglio abbiamo dovuto richiedere espressamente l'inserimento all'OdG, in quanto non inserita", dice Susanna Rovai Consigliera del PCI.

Una grana che l'Amministrazione ha paura a discutere e che vorrebbe tener ben lontana? Questo ci viene da pensare. Per ricordare di cosa stiamo parlando, le indagini riguardano l'utilizzo di circa 24000 tonnellate di rifiuti speciali (da un articolo su “Toscana Ambiente” del 10 giugno 2020). Secondo l’accusa, i rifiuti speciali delle concerie venivano smaltiti come concime, sparso nei campi di mais e grano in alcune zone delle province di Firenze e Pisa. Nel Fiorentino sono interessati i comuni di Castelfiorentino, Montaione, Cerreto Guidi e Fucecchio.

I campi risulterebbero inquinati da sostanze pericolose come Cromo, anche esavalente, e Idrocarburi. Se la normale quantità di questi materiali nel terreno è di 55 milligrammi per chilo, nei terreni incriminati si arrivava a cifre tra 300 e 970, ovvero da sei a venti volte in più del consentito.

Come da relazione dell’Assessore all’Ambiente di Cerreto Guidi Alessio Tanganelli, l’Amministrazione ha avuto la prima informazione dalla Procura nel Febbraio 2018, quando non fu ritenuto doveroso informare il Consiglio Comunale, organo i cui rappresentanti sono eletti dai cittadini, del gravissimo fatto. Oltre a ciò, non si sa se l'Amministrazione Comunale di Cerreto Guidi si dichiarerà Parte Civile nel Processo che verrà istruito, intenzione che peraltro il Comune di Montaione ha già esternato mesi fa.

Il Partito Comunista Italiano ha provveduto a fare una richiesta di accesso agli atti che sono in possesso all’Amministrazione Comunale per avere informazioni più chiare. Quello che noi del PCI vogliamo mettere in evidenza è quindi la blanda reazione dell'Amministrazione del Comune di Cerreto Guidi, che di fronte a un grave problema come questo, nella stessa risposta all'interrogazione dell'Assessore Tanganelli dice che: "Vedremo...potrebbe anche venir fuori che il danno non c'è piu..."

Le cose sono due: o l'illecito c'è stato e (se anche oggi non ci fosse più) non può passare inosservato e non può finire tutto a tarallucci e vino, oppure c'era e c'è tutt'oggi e la posizione del Comune non può essere quella dell'Assessore. Il problema nel problema è che di nuovo, e noi del PCI lo sosteniamo da sempre, imprenditori senza scrupoli, capitalisti con l'ottica del massimo profitto sempre e comunque, per non pagare dei giusti costi di smaltimento di sostanze pericolossissime per la salute umana e l'ambiente, frodano, imbrogliano, mentono a costo anche della vita umana, ovviamente quella degli altri.

Quello che fa veramente rivoltare lo stomaco è la considerazione di chissà quante volte succede che alcuni imprenditori commettono questi scempi approfittando della buona fede e dell'inconsapevolezza delle persone. E fortuna (e chiamarla fortuna è veramente paradossale) che questa volta la natura si è "ribellata" e il mais è diventato blu, altrimenti questa frode non sarebbe mai stata scoperta.

Come PCI avremmo voluto una presa di posizione più decisa dell'Amministrazione Comunale di Cerreto Guidi, in difesa delle persone, del territorio e delle sue peculiarità, in difesa di uno sviluppo sostenibile, del Buon Nome di Cerreto Guidi e dei suoi abitanti, in difesa non ultimo della sua crescente volontà di essere anche un territorio a vocazione turistica, oltre che manifatturiera, e con la Villa Medicea e altre mille bellezze le potenzialità ci sono.

"Quello che non vogliamo sono le nostre terre insozzate da fanghi residuali della depurazione delle concerie", conclude Rovai. Come PCI, auspichiamo che le indagini della magistratura riescano a individuare: responsabili e responsabilità e che nel processo che verrà istruito le pene siano esemplari.

Fonte: Partito Comunista Italiano - sezione Empolese Valdelsa

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