Tra poche ore la Toscana entrerà ufficialmente nella fascia 'rossa', a causa dell'indice di trasmissione del contagio (rt) a 14 giorni più alto d'Italia, 1.81. Come è potuto accadere?
"Tre indizi - esordisce la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi - Il primo: chi governa la regione e negli ultimi 20 anni ha tagliato e accorpato, tagliato e accorpato i presidi sanitari sul territorio sino alla loro distruzione, non si è attivato per prevenire la seconda ondata, ampiamente prevista, durante l'estate".
"Il secondo: chi governa la regione - prosegue la consigliera - non ha ascoltato a suo tempo né il direttore dell'Ars Toscana Fabio Voller né l'Ordine dei Medici di Firenze che leggevano i dati 'live' sul campo e di conseguenza chiedevano l'istituzione di specifiche aree rosse interne, onde evitare il lockdown generalizzato".
"Il terzo: chi governa la regione - enumera ancora Tozzi - si è mosso in grave ritardo, come certificano il fallimento nel contact traking, la tardiva corsa all'aumento dei posti letto (con quale personale?) e alla creazione dei Covid Hotel, nonché la protezione delle Rsa, miseramente fallita".
"Perché contestare oggi, come fa Giani, la vetustà dei dati che ci hanno portato prima 'in arancione' e poi 'in rosso' - sottolinea la consigliera - equivale proprio ad ammettere implicitamente che non si è intervenuti per tempo, cioè almeno tre settimane fa, al fine di non arrivare a vedere quei 'vecchi' dati. E che si è cominciato a intervenire - confusamente - tardi. Troppo tardi".
"Siamo dunque di fronte a una triplice mancanza - attacca l'esponente leghista - di prevenzione, di ascolto e di tempestività da parte del presidente su un tema capitale qual è quello dell'emergenza sanitaria, nonché di fronte alla totale incapacità nel far valere le ragioni dei cittadini toscani a Roma, dove governa lo stesso partito che governa la Toscana".
"Ma siccome tre indizi non fanno una prova - chiosa Tozzi - ritengo sia corretto chiedere al governatore di rispondere direttamente a queste 5 domande:
-Qual è la situazione reale dei pronto soccorso, dei reparti di cura, delle terapie intensive Covid e non Covid?
-Quante e quali forze sono impegnate nella nostra sanità, quali e dove sono le carenze?
-Quanto personale potrebbe essere ingaggiato nei prossimi giorni?
-In che stato versano le Rsa, circa contagi e decessi ma anche norme di sicurezza?
-Cosa è stato fatto e cosa no in previsione della seconda ondata?"
"Non sono domande retoriche né polemiche - aggiunge Tozzi - perché non è tempo di fare polemiche. Tuttavia i cittadini toscani hanno il diritto di capire che cosa sia successo e perché, come tutti si domandano in queste ore, la 'Toscana modello' della scorsa primavera sia finita tra le regioni messe peggio. Anzi, la messa peggio".
"E il presidente Giani - conclude - ha il dovere di rispondere".
Fonte: Ufficio stampa
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