Luci di Natale a San Miniato, Confcommercio ribatte: "Vergognoso chiedere anche un euro"

“Sindaco Giglioli, la visibilità non c'entra proprio un bel nulla e il suo modo piccato e stranamente tempestivo di reagire alla nostra sollecitazione è solo un goffo tentativo di non rispondere nel merito delle questioni che Le abbiamo posto”. Confcommercio replica così al sindaco di San Miniato sul tema dell'illuminazione (su cui Confcommercio si era espressa), con il suo direttore Federico Pieragnoli: “A parte il fatto che occuparsi di Giglioli non porta nessuna visibilità, e il solo crederlo spiega bene la megalomania del primo cittadino. Per quanto ci riguarda, noi facciamo semplicemente il nostro lavoro di rappresentanza delle imprese. Quanto in questi ultimi dieci anni è stato fatto su San Miniato, fianco a fianco ad imprenditori straordinari, e con la fattiva e lungimirante collaborazione della precedente amministrazione comunale, è testimoniato da tanti fattori che dimostrano l'assoluta bontà di questo lavoro, e tutto ciò è ampiamente dimostrabile e sotto gli occhi di tutti. Quindi, invece di ergersi a maestrino dell'ultima ora sarebbe bene che anche il sindaco cominciasse a fare seriamente qualcosa di buono e di significativo per questo territorio, perché sino ad oggi non abbiamo visto proprio un bel nulla e continuando così si rischia di sperperare quel modello e quel rilancio di cui San Miniato è stato protagonista negli ultimi anni”.

“Tanto per cominciare inizi a cancellare le tasse e prenda esempio da quei sindaci che hanno a cuore le sorti delle loro imprese, magari iniziando proprio dalla Tari, visto che il suo comune è il peggiore della provincia vista l'entità minima del taglio che è stato attuato” - amplia il ragionamento il direttore: “Poi, per entrare nel merito delle luminarie natalizie, Giglioli dovrebbe vergognarsi anche solo a chiedere un euro agli imprenditori in un momento come questo. Primo perché rendere più belli i paesi porta beneficio a tutta la comunità ed è un segnale di fiducia che un sindaco ha il dovere di dare in circostanze così difficili anche dal punto di vista psicologico e non delegare ai commercianti. Secondo, perché purtroppo neanche sotto Natale le imprese riusciranno a lavorare e a guadagnare, dopo un anno così disgraziato anche dal dal punto di vista economico”.

“Giglioli smetta di continuare a nascondersi e di chiacchierare senza costrutto cominci a confrontarsi e lavorare davvero, visto che è pagato per dare risposte buone ed efficaci a imprese e cittadini” - conclude Pieragnoli.

Fonte: Confcommercio - Ufficio stampa

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