Bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie, pasticcerie sono state le prime attività che in questa seconda fase della pandemia sono state costrette a chiudere con l'attivazione della zona arancione. Per loro l'unica possibilità di lavorare rimane ora la vendita per asporto o la consegna a domicilio. Così il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, lancia un appello a tutta la cittadinanza a fare la propria parte a sostegno delle attività economiche del territorio:« Tutti noi possiamo fare qualcosa per sostenere chi è stato costretto a chiudere. Stiamo vivendo un momento difficile e invito tutti coloro che ne hanno la possibilità economica, di usufruire dei servizi da asporto o di consegna a domicilio. In questo fine settimana ( e nei giorni successivi) acquistiamo una torta o una vaschetta di gelato per il pranzo della domenica, delle pizze per far finta che sia un sabato sera qualunque anche se siamo costretti a stare a casa e concediamoci magari un menù prelibato preparato dal nostro ristorante preferito. Basta anche solo un bel cappuccino e una brioche al bar sotto casa. Quello che conta è il messaggio di speranza che questi semplici gesti vogliono lanciare. Vorrei che i nostri bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie non si sentissero abbandonati, ma che potessero continuare a lavorare con fiducia in vista della piena ripresa». Il sindaco in particolare invita i cittadini a prediligere la consegna a domicilio e comunque di evitare gli assembramenti davanti agli esercizi:« perché la salute e la lotta al virus resta la priorità. Inoltre, evitiamo di organizzare ritrovi familiari e con amici e tuteliamo le persone più fragili, adottando comportamenti responsabili. Anche questi sacrifici personali servono per aiutare la ripresa delle nostre attività economiche e commerciali».
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Montemurlo
<< Indietro