"Non possiamo farci carico del costo complessivo delle luci natalizie in un comune grande come il nostro, che vanta un un territorio vasto e composto da tante realtà diverse. Quando Confcommercio ci ha inviato la lettera di richiesta, la sera stessa li abbiamo contattati per dirgli che stavamo verificando eventuali importi o contributi che potevamo mettere nell'iniziativa. E infatti abbiamo deciso di integrare il contributo annuale per i tre CCN (San Miniato, San Miniato Basso e Ponte a Egola), cifra all'interno della quale ci può stare anche il pagamento dell'illuminazione natalizia, ma oltre questo non possiamo fare".
Il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, insieme all'assessore al commercio Elisa Montanelli, replicano alle accuse mosse da Confcommercio.
"Vogliamo il bene dei nostri commercianti e crediamo che, in questa fase così delicata, sia molto più utile intervenire su altri fronti, come ad esempio un fondo di ristoro della Tari per tutti coloro che, da ottobre in poi, hanno subito una nuova battuta d'arresto - spiegano i due amministratori -. Poiché con i commercianti dei nostri tre CCN abbiamo già avuto incontri e scambi sul Natale e su altri progetti condivisi avviati nel periodo estivo, non intendiamo dare seguito a guerre di visibilità come quella che ci propone Confcommercio perché ci fanno solo perdere tempo: il momento è molto serio e c'è davvero tanto da fare per aiutare i commercianti e tutte le altre categorie colpite dall'emergenza sanitaria.
Simili attacchi, mossi da chi si permette di paragonare San Miniato a Comuni limitrofi che hanno storie e geografie molto diverse dalla nostra, fanno capire come, queste persone, non vivano davvero la nostra realtà, e usino lo strumento della polemica solo per garantirsi visibilità - e concludono -. A questo preferiamo rimboccarci le maniche e lavorare sul serio".
Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio stampa
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