M5S Empolese Valdelsa: "Pronti a collaborare, ma maggioranza riconosca le sue responsabilità"

(foto gonews.it)

La situazione nell’Empolese Valdelsa per la pandemia da Covid-19 è grave e preoccupante. Alessio Spinelli, presidente della Società della Salute dell’Empolese-Valdelsa, ha spiegato in un comunicato stampa che stiamo avvicinandoci a numeri di contagi da "zona rossa" ed insieme agli altri sindaci del circondario chiede alla regione con urgenza un immediato monitoraggio dell'andamento epidemiologico nelle aree più colpite della regione affinché sia attribuito ai territori.

Cit." l'esatta classificazione di “rischio contagio”, con provvedimenti che “rispecchino il reale scenario di diffusione del virus". Veniamo informati inoltre che la situazione attuale impone già una necessaria restrizione delle cure extra-Covid, cosa di per sé già gravissima, ma quello che è più preoccupante in questo momento è che l'ospedale San Giuseppe di Empoli sia già in crisi sia per la mancanza di personale medico-sanitario (che si sta ammalando) che per i posti letto in terapia intensiva che già sono in saturazione.

Ebbene, il MoVimento 5 Stelle Empolese Valdelsa è disponibile al dialogo con la maggioranza ed alla collaborazione nelle istituzioni locali per superare tutti assieme le prove che questa situazione sta portando e porterà nei prossimi mesi. La lotta alla pandemia è un obiettivo comune che deve farci operare uniti per il bene del nostro paese, come auspicato dal nostro presidente della Repubblica Mattarella.
Ma questa premessa non può e non deve far cessare di focalizzare l'attenzione sugli errori della stessa maggioranza del Partito Democratico sulla gestione della sanità a livello regionale e locale che ora stanno contribuendo ad aggravare la situazione.

La politica di accentramento degli ospedali, con la chiusura dei nosocomi locali, ha portato ad una riduzione dei posti letto complessivi (tagliati 2500 posti letto) con annesse terapie intensive) e ad una situazione di sovraffollamento e inadeguatezza del pronto soccorso del San Giuseppe di Empoli; condizioni già critiche in tempi normali, con carenza di personale cronica che ovviamente ha portato alla situazione attuale di saturazione del pronto soccorso con l'aggravarsi della pandemia della nostra zona.

Non è possibile poi dimenticare la gioia con cui i nostri sindaci plaudivano l'apertura di strutture mediche private, mentre non veniva fatto niente per protestare contro la chiusura di quelle pubbliche.

Ancora ad agosto il consigliere regionale di circoscrizione, Enrico Sostegni, ha sostenuto in un confronto tenutosi a Certaldo, in riferimento alla chiusura del Santa Verdiana di Castelfiorentino, che la chiusura dei piccoli ospedali è “garanzia di una buona sanità”. Speriamo di non arrivare anche ai numeri delle morti delle regioni che prima di noi sono andate verso la privatizzazione della Sanità in modo più o meno palese ed in nome di un liberismo privatistico che a noi sembra suicida per i comuni mortali e per le classi più deboli.

Se c'è una cosa che possiamo imparare da questa pandemia è il valore della sanità pubblica, che non può essere valutata come spesa nel bilancio regionale ma come investimento nella salute e nel benessere dei cittadini. E questo, a prescindere da tutte le idee politiche, deve essere più importante.

Fonte: M5S Empolese Valdelsa

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