Nei giorni scorsi era circolata la notizia di un possibile utilizzo del presidio ospedaliero di Camerata per ospitare malati Covid 19. La Asl Toscana Centro sta infatti valutando in questo periodo numerose ipotesi per cercare spazi da destinare all'accoglienza ed alla cura di questi pazienti, nell'ottica di alleviare per quanto possibile gli ospedali alle prese con i numeri sempre crescenti della pandemia. Tra le possibili sedi era stato inserito anche il presidio di San Domenico, che, pur essendo su territorio del Comune di Firenze, è la struttura dove vengono ormai da tempo ospitati servizi ed uffici utilizzati in maniera significativa dai fiesolani. La trasformazione in ospedale Covid avrebbe ovviamente del tutto stravolto, anche se temporaneamente, questa organizzazione con una pesante ipoteca sul suo futuro quando la situazione sarà finalmente tornata alla normalità. Spiega il Sindaco Anna Ravoni: "Voglio mettere in chiaro che l'Amministrazione di Fiesole, avendo ben presente la criticità complessiva della situazione regionale, non è assolutamente contraria all'impiego di Camerata come ospedale Covid, però chiede ai proponenti di questa ipotesi di assicurare il destino di tutte quelle prestazioni che da tanto tempo i fiesolani, così come moltissimi fiorentini, sono abituati a cercare e trovare in quel presidio". Per questo, dopo una lunga serie di contatti con la Asl Toscana Centro e la Regione e grazie alla condivisione dell'Assessore regionale alla Protezione Civile Monia Monni e del Presidente della Giunta Regionale, Eugenio Giani, essendo state identificate delle soluzioni alternative come ad esempio l'ex CREAF di Prato, dove verranno collocati 500 posti letto, si è arrivati alla decisione di non modificare l'assetto e la funzionalità del presidio di Camerata.
Fonte: Ufficio stampa
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