Un brand che leghi ed unisca Volterra e la Valdicecina in un progetto di territorio unico, e persegua, pur nel rispetto delle reciproche autonomie e differenze, obiettivi comuni e condivisi per uno sviluppo complessivo, utile, vantaggioso e necessario per tutti. Questa la proposta della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra per accendere una luce in fondo al tunnel di incertezze e profonda crisi che la pandemia in corso ha reso più buio.
“Il Covid-19 ha creato una demarcazione netta tra un prima e un dopo, tra il passato e il futuro - afferma Roberto Pepi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra - sono momenti drammatici che possiamo e dobbiamo tradurre in occasioni di crescita, è necessario, quindi, un salto di qualità che coinvolga la città etrusca e tutta la Valdicecina per trasformare una crisi emergenziale in un’opportunità.
Ecco l’importanza di un brand come strumento di aggregazione, di stimolo e di legame tra Volterra e la Valdicecina, confinanti per natura, che rappresenti la programmazione economica di un territorio all’interno del quale ci sono diversi servizi, pensiamo alla sanità, alle scuole, ai trasporti, che il territorio stesso deve riconoscere come propri e così difenderli, mantenerli e potenziarli”.
Un circolo virtuoso dove si ragiona nell’interesse collettivo e si va avanti per obiettivi concreti con la convinzione che racchiudere in un brand la vastità delle ricchezze presenti, storiche, artistiche, paesaggistiche, possa rendere il territorio stesso maggiormente riconoscibile e quindi dotarlo di una propria identità.
“Ma bisogna muoversi e marciare coesi, far valere le nostre risorse naturali, le materie prime, ossia la geotermia e il salgemma, come le nostre ricchezze e potenzialità mai sufficientemente apprezzate - continua il presidente - è giunto il momento che il territorio alzi la voce, e si faccia maggiormente rispettare. Basta accontentarsi.
Nelle settimane precedenti le elezioni regionali sono arrivati a Volterra e nell’intera Valdicecina ministri, sottosegretari, consiglieri regionali e aspiranti tali e hanno promesso di tutto, dalla sanità alla geotermia, dalla viabilità all’agricoltura, dall’artigianato alla cultura e pure risorse per gli scavi dell’Anfiteatro romano. Ecco, da chi è venuto a chiedere voti e che oggi è chiamato a governare la Regione - sottolinea con forza Pepi - dobbiamo pretendere il rispetto e il mantenimento di quelle promesse fatte.
Non possiamo far finta di niente e aspettare le solite persone tra cinque anni a formulare nuove promesse. Il territorio deve essere ascoltato. E poi, indipendentemente dal fatto che le risorse del Recovery Fund divengano disponibili o meno, bisogna presentarsi alla nuova Amministrazione Regionale adesso, con un’idea di territorio chiara e con dei progetti che fotografino la situazione attuale, l’esistente, e il traguardo, ossia dove vogliamo arrivare.”
“Il primo obiettivo dovrebbe essere la Banda Larga in ogni angolo della Valdicecina. L’imperativo del rilancio deve essere la digitalizzazione - riprende il presidente - non è più il tempo, se vogliamo crescere ed ottenere un futuro migliore, di continuare a mettere pezze e limitarci a piccoli interventi o sperare in chissà che cosa, ma serve una strategia unica del territorio, un territorio che creda e si riconosca in questa azione, che la proponga e la condivida con la Regione.
“La Vadicecina deve tornare nuovamente ad essere competitiva ed attrattiva, senza però obbligatoriamente legare tutto al turismo, ma puntare in maniera decisa all’indispensabile rilancio abitativo, residenziale ed anche produttivo - conclude Pepi - l’attuale pandemia sta mettendo in discussione e forse anche sotto accusa quel modello di vita e di sviluppo che ha contraddistinto la società negli ultimi anni.
Sicuramente tante certezze verranno meno e dovranno essere riviste tante modalità di applicazione sia al lavoro che allo studio che ai comportamenti. Proprio questa può rappresentare una irripetibile opportunità per la Valdicecina, per la qualità della vita che può garantire, per il clima, l’ambiente, la tranquillità ed un’offerta artistica e culturale di alto livello. Risulterà decisivo però, come sempre, la capacità di passare dalle parole ai fatti. Questa Fondazione offre la propria disponibilità ai soggetti istituzionali del territorio della Valdicecina per un iniziale confronto.”
Fonte: Fondazione Cr Volterra
Notizie correlate
Tutte le notizie di Volterra
<< Indietro