Flash mob Ristoratori Toscana, mille partecipanti. "Riprendiamoci il rispetto a Roma"

flashmob ristoratori

Un migliaio tra il Ponte Vecchio ed i lungarni e in cento a piedi, per arrivare in nove giorni a Roma, a Palazzo Chigi, con la speranza di poter incontrare il presidente del consiglio Conte. Ha preso il via stamani il “Cammino degli inessenziali": un percorso in dieci tappe per dar sfogo in modo eclatante alla protesta dei commercianti, stremati ogni giorno di più dalle misure anti-Covid prese dal governo.

“A Conte chiederemo la possibilità di sopravvivere. Abbiamo bisogno di sostegni economici, altrimenti tutto il settore del food verrà spazzato via dalle multinazionali e verrà dispersa tutta quella cultura agroalimentare che ha contribuito a rendere grande l’Italia”. Pasquale Naccari, portavoce del gruppo Ristoratori Toscana, ha acceso con le sue parole dense d’orgoglio tutto il Ponte Vecchio. Proprio qui, si sono dati appuntamento per il flash mob organizzato dall’associazione Ristoratori Toscana, che rappresenta 1000 aziende a Firenze e 15mila in Toscana, insieme a Tni (Tutela nazionale imprese).

Accanto ai ristoratori, sono scesi in piazza gli ambulanti, gli artigiani, i commercianti, i tassisti, il coordinamento nazionale Ncc che farà da supporto alla marcia, il popolo della notte, scenograficamente rappresentato dal Circo Nero, che si è esibito durante la manifestazione, e tanti altri. A fare da ‘padrino’ all'iniziativa, che si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo di Luca, il ristoratore che si è suicidato questa estate, lo chef Gianfranco Vissani: "Era un dovere morale – ha sottolineato Vissani - essere qui oggi. Per il rapporto che mi lega a Pasquale e ai Ristoratori Toscana con i quali abbiamo iniziato questa battaglia insieme. Vogliamo essere accanto a questi giovani, alla ristorazione del futuro e vogliamo essere ascoltati in tutti modi da chi ci governa perché noi possiamo aiutare chi ci governa a prendere le decisioni giuste. Non vogliamo fare politica, sia chiaro, ma vogliamo solo tutelare le imprese.

Bisogna conciliare le esigenze economiche con quelle sanitarie e quindi se dobbiamo rimanere chiusi occorre che arrivino ristori che siano adeguati alle perdite e imminenti. Sono qui per portare la mia solidarietà, e insieme a chi non ha potuto prendere parte alla camminata, saremo accanto ai Ristoratori Toscana virtualmente, giorno dopo giorno. E quando arriveranno saremo a Roma, lì ad aspettarli. Forza Pasquale! Forza Ristoratori Toscana!”.

“Nonostante questo sia un momento molto difficile - ha aggiunto Naccari, - oggi è un giorno importante: siamo riusciti a riunire tante categorie e semplici cittadini che non ci hanno voluto far mancare il proprio appoggio. Persone che, nonostante le difficoltà del periodo, sono venute per lanciare un grido di dolore e una richiesta di aiuto. Persone che, insieme a tutti noi, vogliono far capire a chi ci guida che siamo ormai allo stremo. Basta con questa politica degli slogan; chiediamo al governo, per una volta, di mettersi dalla parte dei lavoratori, di tutti noi. Siamo nati per unire, assumere e farci rispettare. E noi oggi stiamo andando a riprenderci proprio il rispetto che ci spetta e la dignità che è stata troppo spesso calpestata.

Noi siamo uomini prima che imprenditori, persone che lavorano giorno e notte, sette giorni su sette. Meritiamo rispetto. La nostra è stata una manifestazione pacifica per protestare contro la sordità delle istituzioni e la politica degli slogan e chiedere di salvare le imprese, perché le imprese sono il futuro dell'Italia e senza imprese non c'è futuro”. Sul Ponte Vecchio sono arrivati ristoratori e imprenditori da ogni angolo d’Italia. Sui social, poi, la protesta ha raccolto subito adesioni in tutto il mondo: tra queste, Tokyo, Dubai, New York, Londra, Parigi, Amsterdam e Berlino.

“Ponti per il futuro – Bridges for the future”, recita il mega striscione srotolato sul monumento simbolo di Firenze. I ristoratori hanno scelto il simbolo del ponte quale emblema del congiungimento tra passato e futuro. “Siccome con questi provvedimenti distruttivi il governo sta, di fatto, distruggendo questi ponti, noi saremo lì a ‘proteggerli’ affinché riescano a traghettarci, da un presente difficilissimo, verso un futuro più roseo”, ha ribadito Naccari. Poco prima di mezzogiorno, poi, l’attesissima partenza per la marcia, il “Cammino degli inessenziali” (“Una parola orribile, quest’ultima, che non vogliamo più sentire”, ha tuonato Naccari).

Prima tappa stasera a San Casciano (Firenze). Poi, San Gimignano (Siena), Siena, San Quirico d'Orcia (Siena), Bolsena (Viterbo), Monte Fiascone (Viterbo), Viterbo, Sutri (Viterbo) e La Storta (Roma). Il 13 novembre è previsto l'arrivo nella capitale. Nel documento già inviato dalla categoria a Conte, si richiedono la sospensione di tutte le tasse, l'abbattimento del canone di affitto, il blocco degli sfratti, un fondo perduto per il periodo di chiusura adeguato ai cali di lavoro registrati e un credito di imposta proporzionale alle perdite di fatturato.

Fonte: Ristoratori Toscana

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