La guardia di finanza ha sequestrato circa 13 chilogrammi di sabbie e ciottoli prelevati nelle spiagge dell’Isola d’Elba. Autori del misfatto tre turisti spagnoli, che incautamente avevano riposto il bottino nelle loro valigie per portarlo a Valencia.
I finanzieri sono prontamente intervenuti sequestrando i 13 sacchetti da un chilo di sabbia elbana e segnalando all'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano l’accaduto. L’Ente Parco ringrazia l’operato della Guardia di Finanzia di Pisa che ha sventato questa vera e propria aggressione nei confronti del patrimonio geologico e paesaggistico dell’Arcipelago Toscano.
Il Codice della Navigazione in relazione all’attuale giurisprudenza, infatti, qualifica l’abusiva asportazione di sabbia e ciottoli dalle spiagge quale reato di furto aggravato, sia in relazione alla destinazione della cosa (sabbia ovvero il bene demaniale) alla pubblica utilità, nonché per l’esposizione della stessa alla pubblica fede, causando un danno idrogeologico all’arenile pregiudicandone la fruibilità del lido marino (sottoposto a vincolo paesaggistico ed archeologico- patrimonio UNESCO).
I campioni di sabbie e ciottoli sequestrati saranno riconsegnati dalla Guardia di Finanza all’Ente Parco ed esposti presso il Centro di Educazione Ambientale di Lacona, dove vengono proposte attività didattiche e divulgative relative alle tematiche degli arenili ed al ruolo degli ecosistemi dunali.
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