I rilievi della Corte dei Conti sulla situazione finanziaria del comune di Pescia verranno discussi a breve in un incontro fra il sindaco Oreste Giurlani, i funzionari economici del comune di Pescia e il collegio della Corte dei Conti.
La questione non è ancora definita e l’istruttoria della magistratura contabile è ancora in corso, anche se risulta chiaro che ci sono elementi di criticità che l’amministrazione comunale è chiamata a sanare in tempi brevi.
Un procedimento che nasce da almeno una decina d’anni ,a cui soluzione non è certamente favorita dalla congiuntura economica-sanitaria.
Infatti, in un contesto nazionale di problemi economici e finanziari che riguardano tutti i settori del sistema economico, non sfuggono a questa situazione gli enti territoriali. Pescia ha messo in campo una azione straordinaria di aiuti e di servizi che sono costati circa 700mila euro, molti dei quali arrivati grazie a una rinegoziazione dei mutui, avvenuta durante la pandemia come indicato da Anci e dallo stesso governo nazionale.
I provvedimenti finanziari sono stati racchiusi nella delibera Cura Pescia, arrivata dopo una accurata ricognizione nei conti del comune, individuando le criticità derivanti dalla mancanza di liquidità a causa della sospensione, rinvio e spostamento dei tributi e delle rateizzazioni in corso, ma anche i margini di manovra per poter assicurare le risorse necessarie per i servizi e gli aiuti, che hanno già visto il comune di Pescia spendere oltre 700mila euro, comprensivi dei contributi arrivati dallo stato e dalla regione .
In questo contesto non dobbiamo dimenticare anche che da anni il comune di Pescia si trova in una condizione di salvaguardia urbanistica che di fatto ha fortemente ridotto l’incasso di oneri derivanti da questo importante settore amministrativo.
Questa situazione ha avuto sicuramente ripercussioni sul gravoso piano di rientro dei circa 11 milioni di euro di debiti che l’amministrazione comunale ha ereditato dalle precedenti gestioni dell’ente, soprattutto una in particolare, che non ha frenato i molti investimenti e la quantità e qualità dei servizi.
Ad esempio, uno dei rilievi della Corte dei Conti riguarda anche la rateizzazione della Tari che il sindaco Oreste Giurlani ha voluto applicare in senso più favorevole ai cittadini di Pescia nonostante il parere contrario dei vertici finanziari dell’ente comunale. Un atto realizzato sapendo bene le difficoltà che stanno attraversando famiglie e aziende in questo periodo, con la valutazione che una formula diversa di pagamento non avrebbe certo garantito entrate maggiori viste le vere difficoltà del lockdown. Una apertura ai cittadini ritenuta doverosa e necessaria, anche se impegnativa per le casse comunali.
Fonte: Comune di Pescia
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