Cuoiodepur: "Assoluzione piena dall'accusa di scaricare sostanze pericolose"

L'impianto di depurazione CuoioDepur a San Romano di San Miniato

Il tribunale di Pisa a conclusione dell’iter processuale ha emesso una sentenza di piena e totale assoluzione a carico del Consorzio Cuoiodepur con la formula di rito “perché il fatto non sussiste”, sollevandola
dall’accusa di scaricare nell’ambiente sostanze pericolose.

La sentenza non lascia quindi alcun dubbio sul corretto operato del Consorzio respingendo ogni tipo di addebito formulato dall’accusa.

È con malcelato piacere che abbiamo accolto questo risultato che vogliamo divulgare per rassicurare e togliere ogni dubbio a chi eventualmente nutre ancora perplessità sulla funzionalità dell’impianto di depurazione.

Perplessità probabilmente indotte dalle notizie e informazioni apparse sulla stampa non suffragate dalla realtà dei fatti, ma basate esclusivamente su teoremi derivanti da valutazioni personali dei verificatori, tutte da dimostrare.

Notizie che all’epoca abbiamo tentato di condurre nella loro giusta dimensione, cercando di fornire in piena trasparenza i dovuti chiarimenti e la reale versione dei fatti, ponendoci a completa disposizione per
qualunque approfondimento. Questa sentenza dimostra che affermavamo il vero.

Anche questo episodio testimonia, se ce ne fosse ancora bisogno, la correttezza e la bontà dell’operato della Cuoiodepur nella gestione dell’impianto di depurazione.

La società sta effettuando da anni un servizio di depurazione delle acque civili e industriali di pubblica utilità, fin dal 1980, distinguendosi da sempre per l’efficienza, la trasparenza e l’organizzazione gestionale sviluppate a garanzia del massimo rispetto delle normative e della salvaguardia dell’ambiente e con l’intendimento di continuare a dedicare il massimo impegno in questa direzione.

Fonte: Cuoiodepur

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