Il fatto non costituisce reato. Con questa formula l'ex direttrice dell'istituto degli Innocenti di Firenze, Annamaria Bertazzoni, è stata assolta nel processo riguardante presunte irregolarità nei lavori di ampliamento del museo dell'ente. La donna era accusata di abuso d'ufficio e di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Il pm aveva chiesto una condanna a 8 anni limitatamente ad un caso di falso ideologico, ma aveva chiesto l'assoluzione per tutti gli altri fatti contestati. Secondo l'accusa, dopo aver affidato a uno studio associato di architetti l'incarico della progettazione esecutiva dei lavori, e dopo aver verificato la presenza di errori progettuali, invece di attivare le procedure che prevedevano la soluzione dei problemi a carico del progettista avrebbe approvato due varianti, con ulteriori spese a carico dell'Istituto degli Innocenti per circa 650.000 euro.
Assolto anche Alessandro Romolini, il responsabile unico del procedimento, e per Aldo Fortunato, che era accusato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (il fatto non sussiste).
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