Un operaio sarebbe rimasto schiacciato poco dopo le 13.40 di oggi, 28 ottobre, da un macchinario all'interno della cava Borra Larga nel bacino marmifero del Monte Corchia a Levigliani di Stazzema. L'uomo è deceduto nonostante i tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori.
Sul posto sono intervenuti l'automedica di Querceta con ambulanza, vigili del fuoco, carabinieri, soccorso alpino e tecnici della prevenzione della Medicina del Lavoro. Era stato allertato anche l'elicottero Pegaso, ma purtroppo non è stato utilizzato a causa del decesso del lavoratore.
L'uomo aveva 59 anni ed era di Avenza. Da prime ricostruzioni sembra che sia rimasto tra una macchina di quelle che si manovrano tramite telecomando e la parete rocciosa riportando uno schiacciamento addominale. I primi soccorritori sono stati i colleghi.
Lutto cittadino in concomitanza con i funerali della vittima
Il sindaco Francesco De Pasquale ha appreso con sgomento della morte di un cavatore carrarese avvenuta oggi nel bacino del Monte Corchia: “E' una notizia tremenda. Siamo senza parole. Possiamo solo esprimere a nome dell'amministrazione e di tutta la città la massima vicinanza ai cari di questo operaio” . Il primo cittadino ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino in concomitanza con i funerali dell'uomo: “Tutti i cittadini, gli enti, le attività sono invitati a esprimere la propria adesione nelle forme ritenute più opportune".
Mazzeo, solidarietà alla famiglia dell’operaio
Solidarietà e vicinanza alla famiglia, agli amici e ai colleghi dell’operaio morto in una cava a Levigliani, nel Comune di Stazzema, arriva dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, appresa la notizia dell’ennesimo incidente sul lavoro.
Il presidente ha espresso “sentito cordoglio per la tragica scomparsa” dell’uomo rimasto schiacciato da un mezzo durante un’operazione in una galleria. “Occorre spezzare questo stillicidio” commenta il presidente che si impegna “fin da subito a mettere in campo azioni e interventi con il supporto della Giunta e di concerto con tutte le parti sociali”.
“Questo ennesimo incidente mortale nelle nostre cave rappresenta un dramma che è nostro dovere fermare” conclude Mazzeo.
Confindustria Toscana nord: "Siamo vicini alla famiglia"
Purtroppo, davanti alla morte sono troppe o troppo poche le parole; davanti a una morte sul lavoro, ci sentiamo ancor più addolorati, e vogliamo essere vicini alla famiglia dell'operaio deceduto oggi in cava con il più sincero cordoglio e la partecipazione della nostra categoria di imprenditori del marmo.
Siamo consapevoli di agire in un ambito, quello del lapideo, dove la sicurezza è un valore imprescindibile; per questo il nostro impegno nello svilupparne la cultura è costante e ogni episodio come quello che ci troviamo a commentare ora rappresenta una sconfitta. Rinnoviamo il nostro impegno affinché la sicurezza diventi scritta nel dna di imprenditori e lavoratori, guidando scelte e comportamenti.
Continueremo e rafforzeremo i nostri sforzi nel diffondere formazione e buone prassi, in primis attraverso il Comitato Paritetico del Marmo: lo dobbiamo ai nostri addetti, al territorio e alla reputazione del nostro settore.
Sciopero dei sindacati
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