Le opere di HOPE stanno procedendo. Il Progetto di Innovazione Urbana va avanti. Dalle procedure amministrative ai lavori sugli edifici il passo è abbastanza breve. È stata appena aggiudicato l’intervento forse più significativo del grande programma di restauri in centro storico, quello che riguarda l’ex ospedale ‘San Giuseppe’. Non solo restauro, ma anche risanamento conservativo e ecoefficientamento del complesso che si trova fra Via Roma, Via Giovanni da Empoli, Via Paladini e Via Ridolfi. L’ex ospedale diverrà ancora di più punto di riferimento culturale e sociale del centro di Empoli.
Dopo l’approvazione del progetto esecutivo dell’opera, dopo le procedure di gara è stata adesso individuata la ditta esecutrice dell’intervento. La progettazione e la direzione dei lavori era già stata affidata al Raggruppamento Temporaneo di Professionisti composto da Rossi Prodi Associati Srl, BF Progetti Studio Associato e ing. Luca Tocchio, con capogruppo Rossi Prodi Associati Srl. I lavori saranno portati avanti da un’associazione temporanea di impresa formata da Arkè Unipersonale di Altamura e da Addante Giovanni Srl di Bari.
L’intervento prevede la realizzazione di un moderno spazio per il coworking (al primo piano), una caffetteria e uno spazio ristoro (piano terra) e il complesso sistema delle corti e delle connessioni pubbliche che interessa la parte esterna dell’ex ospedale. Il progetto ha un valore di 3.365.763 euro, finanziato per 1.276.812,81 euro con contributo comunitario, per il restante dal Comune di Empoli.
«Quando nel 2015 abbiamo iniziato il percorso di progettazione di HOPE l’obiettivo di rigenerare il Vecchio Ospedale trasformandolo in un polmone culturale in centro era sicuramente il più bello ma anche il più difficile – ha detto il sindaco Brenda Barnini –. Arrivare al momento di partenza del cantiere è una grande emozione. Ancora di più in questo momento così difficile è un segno concreto di speranza e fiducia nel futuro»
«Ci siamo, finalmente partiamo anche con i lavori all’ospedale vecchio. Durante il lockdown abbiamo lavorato per non perdere tempo e portare avanti le procedure burocratiche che adesso ci consentono di iniziare i lavori. Abbiamo molti cantieri pubblici aperti in questo momento – ricorda il vicesindaco Fabio Barsottini – e tanti altri sono i progetti in fase di redazione. Ora più che mai è importate guardare avanti e cogliere ogni tipo di occasione di investimento sulla nostra città. La stato di avanzamento del progetto Hope è una splendida notizia perché ci consentirà di recuperare un patrimonio pubblico inutilizzato da tempo e di restituirlo alla città con nuove funzioni».
Il progetto è stato ampliato rispetto a quello ‘primordiale’. Ci sono state infatti alcune integrazioni che derivano da prescrizioni dettate da vigili del fuoco e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze.
Secondo le normative antincendio c’è stata la necessità di inserire, attraverso un percorso concordato tra ufficio tecnico del Comune, guidato dall’ingegner Roberta Scardigli, progettisti, pompieri e Soprintendenza, un’opera aggiuntiva.
SCALE - Si tratta di un nuovo sistema di scale esterne in metallo caratterizzate da un’ampia vetrata che di fatto contraddistinguerà il corpo principale dell’edificio in particolare la corte interna che si affaccia su Via Giovanni da Empoli. Questa doppia scalinata, sovrastata da un corridoio, va a collegare i due rami lunghi del ‘ferro di cavallo’ e servirà tutti e tre i piani dell’edificio. In sostanza fungerà da uscite di sicurezza ma darà al complesso una nuova conformazione architettonica.
CONNESSIONI - L’ospedale vecchio sarà raggiungibile da Via Paladini, suo ingresso storico, ma anche da Via Ridolfi/Piazza del Popolo, Via Roma e Via Giovanni da Empoli. Il progetto prevede infatti di creare un collegamento pedonale tra Via Ridolfi e Via Roma garantendo massima libertà di movimento e creando nuovi spazi aperti nella corte del pozzo, nella corte piccola, sempre su via Giovanni da Empoli, e nello spazio pubblico che costeggia l'edificio su Via Ridolfi. Qui, infatti, è previsto anche il recupero dell’ex convitto degli Infermieri e della Torre dei Righi.
A dicembre dunque partiranno i lavori veri e propri per terminare entro il 2021.
Consolidamento statico e valorizzazione storica, questi i due obiettivi per realizzare un polo creativo multidisciplinare in cui le nuove attività possano vivere in stretta sinergia con quelle esistenti.
PROGETTO - Il progetto di recupero prevede la creazione nell’ala ovest al piano terra di una caffetteria e uno spazio ristoro; al piano primo, aule coworking e laboratori, capaci di creare un luogo di scambio e creatività dedicato ad attività lavorative che mirino a sviluppare nuove opportunità. La sala principale, del coworking, sarà ottenuta mediante un intervento che recupererà interamente lo stato originale del grande spazio a volte dell’ala ovest.
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