Momento di grande partecipazione, di manifestazione di sentimenti di gratitudine, di affetto, di profonda devozione e rispetto, quello vissuto a San Romano venerdì 23 Ottobre in occasione della consegna del Premio “ San Matteo d’oro” al Vescovo Andrea Migliavacca.
L’Associazione Culturale Arco di Castruccio di Montopoli Val D’Arno ha infatti attribuito l’ importante riconoscimento a Sua Eccellenza per aver portato nella Diocesi il proprio carisma, capacità di ascolto e di dialogo costruttivo, grande umanità, vasta cultura, facendo sentire la propria presenza a fianco di tutti, giovani e meno giovani, ai Suoi preti, di cui riconoscere l’opera instancabile e insostituibile nelle parrocchie, espressione di una Chiesa votata all’accoglienza, al sostegno verso i più deboli soprattutto nelle tante difficoltà del vivere quotidiano.
Presenti alla cerimonia che si è svolta dalle ore 18 nella Sala Medicea del Convento di San Romano lo stesso Vescovo Migliavacca a cui è stata consegnata la riproduzione della torre di Montopoli, il Presidente dell'Arco di Castruccio Marzio Gabbanini, Marco Tarquinio Direttore del quotidiano di ispirazione cattolica 'Avvenire', il sindaco Giovanni Capecchi, Alessandra Nardini neo assessore alla Regione Toscana, oltre a rappresentanti di forze dell'ordine, membri dell'Associazione e affezionati.
A consegnare il premio una firma di grande rilievo nel mondo del giornalismo, il Dottor Marco Tarquinio, presente non soltanto per onorare un Vescovo che, all’atto di insediamento nella Diocesi di San Miniato era il più giovane tra i vescovi italiani, ma soprattutto per essersi tanto impegnato nella realizzazione di quei messaggi attraverso i quali Papa Francesco richiama ciascuno ad abbattere i muri, a fare della Chiesa lo strumento di lotta contro la cultura dello scarto, di vero dialogo tra le religioni.
Sua Eccellenza si è mostrato particolarmente grato per un premio, che ha detto immeritato se rivolto alla Sua persona, ma prezioso e accolto come significativo se indirizzato, per Suo tramite, alla Diocesi, a suoi sacerdoti, a tutte le realtà che esprimono, con il loro impegno costante, la vita della comunità.
Il Premio va dunque a tutti loro; per il Vescovo rappresenta altresì uno stimolo a proseguire instancabilmente nel Suo cammino di apostolato in tutte le direzioni, senza mai dimenticare, come ha affermato Papa Francesco, di essere “un peccatore a cui Dio ha guardato” e, secondo il Vangelo, un “chiamato”, quindi chiamato ad accogliere un dono, di essere un “mandato” dalla Chiesa a svolgere il compito di seminatore della Sua Parola.
"È stato deciso all'unanimità di consegnare il premio al Vescovo per la sua grande capacità di stare tra la gente e di condividere, coinvolgere e far collaborare tutti a quello che è il suo apostolato - ha spiegato il Presidente Gabbanini sulla scelta della nomina al premio-. Celebrata dunque "la forza della sua presenza, la capacità di avvicinare chiunque soprattutto i giovani. Lui è una persona, un sacerdote, un Vescovo che fa parte di noi. È questo il significato più vero".
Il Vescovo ha poi rivolto parole di ringraziamento al Direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio, sottolineando l’importanza della comunicazione e soprattutto di un quotidiano che sa aprire lo sguardo dei lettori su tante realtà che sfuggono ad altri giornali.
Infine la gratitudine del Vescovo Andrea all’Associazione Arco di Castruccio e al Suo Presidente, Marzio Gabbanini, per l’opera di promozione culturale svolta con tanto entusiasmo e continuità. La consegna del Premio, tra gli applausi dei tanti partecipanti, ha concluso una cerimonia di forte suggestione, svoltasi nel pieno rispetto delle norme di distanziamento e di sicurezza richieste in tempi così difficili, tanto da permettere un momento di grande serenità e autentica gioia collettiva.
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