Contrasto al coronavirus, Cub Pisa su ordinanze sindacali

(foto gonews.it)

Le ultime ordinanze del Sindaco di Pisa in merito alle misure di contenimento dei contagi lasciano alquanto perplessi. Certo che numerose disposizioni ministeriali sono alla base del problema , difficile coniugare salute e sicurezza con normative costruite per non scontentare associazioni datoriali e Confindustria.

Il problema non può essere  rappresentato solo dalla mascherina o dal distanziamento, il diffondersi del virus non può essere contrastato solo con buone pratiche individuali (ovviamente indispensabili) ma attraverso decisioni collettive come i tamponi a tappeto per raggiungere la totalità della popolazione, il potenziamento della sanità pubblica, la riorganizzazione degli ambienti di lavoro e della stessa organizzazione produttiva, lo smart working, le lezioni a distanza.

Per far rispettare ordinanze e disposizioni sono chiamate le forze dell'ordine o la Polizia locale come nel caso degli atti anti movida.

E nel caso Pisano non mancano contraddizioni. Spieghiamoci meglio.

L'ordinanza  su Piazza delle Vettovaglie sembra solo volere colpire i MiNIMARKET, gestiti da migranti, se si vuole combattere il covid bisogna guardare alla sostanza del problema che sono gli assembramenti verificatisi non solo nelle piazze cittadine ma in tutti i bar e locali del centro storico (e non solo)

Nella lotta al contagio non possono esserci differenze tra esercizi commerciali, i Minimarket chiudono alle 18 mentre i bar rimangono aperti, il minimarket vende anche prodotti alimentari , svolge insomma un servizio anche per chi torna da lavoro tardi e deve fare piccole spese. Il bar, centro di aggregazione per eccellenza,  può invece rimanere aperto. Negli atti si cita la necessità di combattere  le situazioni di grave incuria o degrado del territorio, insomma il problema è rappresentato dai minimarket o dall'assembramento che si verifica in alcune aree del centro, un tempo luogo di mercato e da anni riconvertite a movida? Se vogliamo combattere i contagi bisogna guardare con gli stessi parametri a tutti gli esercizi commerciali e all'assembramento in toto.

Ma ciò non sembrerebbe possibile se pensiamo che le guardie giurate incaricate del controllo di Piazza Vettovaglie sono pagate dalle associazioni commerciali, quindi come  costruire serie  ordinanze anti assembramento in presenza di queste contraddizioni?

2) La polizia Municipale deve presidiare la piazza dalla mezzanotte alle 5, fino a quell'ora gli agenti di pm saranno impiegati nel controllo  delle Vettovaglie. E tutte le altre incombenze, gli incidenti stradali, i quartieri di Pisa? Potranno attendere?  Per tutelare gli incassi di pochi imprenditori verrà  messa a rischio la sicurezza della Città? Senza contare che le ordinanze si concentrano su Piazza delle Vettovaglie dimenticando gli altri, numerosi, spazi dove solitamente avviene la movida. In caso di necessità poi chi interverrà? Sempre e solo gli agenti di Pm impegnati contemporaneamente  in Piazza delle Vettovaglie?

3) La polizia municipale sarà impiegata fino alle 5 in piazza delle Vettovaglie  per terminare il turno alle 7, andranno a casa senza poter fare nemmeno la doccia (le disposizioni del Comando non prevedono la doccia per le norme anti covid al fine di evitare assembramenti nei locali angusti adibiti a spogliatoi)  e in tempi di Covid non ci sembra una gran tutela della salute. Lo stesso discorso per le auto di servizio che vengono sanificate 3 volte a settimana con prodotti chimici ma  non più con l'ozono. L'ozonificatore dovrebbe essere usato tutti i giorni sulle auto di servizio (e non solo della Pm) ma del resto sappiamo che l'attuale appalto delle pulizie e sanificazioni è stato costruito al ribasso e a nessuno è venuto in mente di rivederne le modalità di svolgimento e gli importi nonostante reiterate richieste. Se l'ozono non viene considerato importante, perché durante la settimana tutto il comando è stato ozonificato con uno speciale macchinario?

La Giunta Conti sembra essere sempre più ostaggio delle associazioni di commercianti e di una visione distorta del degrado urbano, l'ordinanza di Piazza delle Vettovaglie è la dimostrazione lampante di provvedimenti parziali e sbagliati, se l'assembramento va ostacolato per la salute pubblica non possono esserci locali di serie a e di serie b, guardiamo ai posti di lavoro (per i quali il Governo può stanziare ammortizzatori sociali e sostegni economici) ma soprattutto alla nostra salute. E allo stesso tempo guardiamo alla Polizia Locale non come a una forza pretoriana incaricata di rispettare certe ordinanze, dislochiamola su tutto il territorio a svolgere le molteplici funzioni che le spettano per legge.

Fonte: Delegati e lavoratori di base Pisa Pisa

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