Nuovo Dpcm e chiusura di strade e piazze, Nardella: "Patata bollente ai sindaci"

Dario Nardella

"I sindaci sono pronti ma ci devono essere dati gli strumenti per fare le cose"


Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, interviene sul nuovo Dpcm del 18 ottobre 2020. In prima battuta ha condiviso un pensiero trami te i suoi canali social ufficiali già nella serata di ieri: "So che la situazione è difficile- scrive il primo cittadino-, ma lasciare sulle spalle di noi sindaci la scelta delle zone dove imporre e controllare il coprifuoco è impossibile. Il Governo corra ai ripari subito e cambi questa regola".

So che la situazione è difficile ma lasciare sulle spalle di noi sindaci la scelta delle zone dove imporre e controllare...

Pubblicato da Dario Nardella su Domenica 18 ottobre 2020

Questa mattina torna sull'argomento intervistato a a 'Omnibus' su La7, e dichiara: "Noi ci prendiamo responsabilità ogni giorno. Il problema di questo Dpcm è che la norma che prevede la chiusura di piazze e strade non indica nulla sulle modalità, sui controlli, sulle responsabilità. Dopo sei mesi di esperienza sul fronte del Covid siamo sorpresi che si introduca una misura così generica. Si dica con chiarezza con quali modalità noi possiamo chiudere piazze e strade, si dica ai prefetti di supportare al massimo i sindaci. Un sindaco da solo non può usare questi strumenti".

Il timore è che le misure "diventino dei boomerang- prosegue il sindaco Nardella-, ha ragione il presidente Anci Decaro, che parla a nome di tutti i sindaci italiani, di destra o sinistra: questa non è questione di appartenenza politica ma di efficienza, efficacia. I sindaci sono pronti ma ci devono essere dati gli strumenti per fare le cose".

Domani Cosp con il prefetto di Firenze

"Coinvolti sindaci solo quando ci sono patate bollenti'". La reazione del sindaco di Firenze non è passata inosservata e ancora intervistato su Rai Radio Uno dichiara: "Ho chiamato subito il prefetto, domani faremo un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica provinciale perché queste cose non si possono assumere in modo solitario. Dobbiamo decidere insieme, se poi nel frattempo dal Governo arrivano indicazioni più chiare noi saremo più contenti". "Il sindaco ha bisogno di una collaborazione - ha aggiunto -. Non è possibile che quando ci sono da gestire le patate bollenti si chiamano i sindaci, mentre quando c'è da prendersi i meriti i sindaci non ci sono mai". Nardella conclude: "se lo Stato vuole un coprifuoco faccia un vero coprifuoco, se invece vuole una misura specifica strada per strada non dia genericamente la responsabilità al sindaco, ma dia compiti precisi e gli strumenti per fare le cose: noi non ci tiriamo indietro".

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