Il consiglio comunale, lunedì 12 ottobre, ha approvato all'unanimità una mozione sul Piano delle antenne presentata dal consigliere comunale del Partito Democratico Alvaro Alberti.
La mozione impegna il sindaco e la giunta affinché sia avviato un percorso conoscitivo per individuare spazi sul suolo pubblico dove installare ripetitori di telefonia e altro.
«Il nostro Comune non ha questo piano – ha detto Alberti nel suo intervento – proprio per questo motivo sarebbe importante che l'Amministrazione se ne dotasse sostanzialmente per due motivi. Il primo riguarda la salute dei cittadini: il piano dovrebbe indicare le aree pubbliche, come ad esempio le rotonde, dove sistemare i ripetitori in spazi lontani dai punti sensibili come scuole, giardini e abitazioni. Il secondo motivo, invece, riguarda l'aspetto redditizio. Per ogni antenna installata, il gestore paga un canone di affitto annuo. Questa cifra, che spesso si aggira tra i 30 e i 40 mila euro all'anno, potrebbe essere utilizzata dall'Amministrazione per lavori pubblici, manutenzione o altro».
Tra gli intervenuti ha preso la parola anche l'assessore all'urbanistica Leonardo Cialdi.
Il Piano delle antenne è sicuramente una cosa utile – ha detto Cialdi -. Con gli uffici abbiamo valutato due possibilità: la prima soluzione, più rapida e meno onerosa, prevede che le società che si occupano di installare i ripetitori li inseriscano in tutte le postazioni di proprietà comunale, tenuto conto della distanza da edifici e luoghi sensibili come ad esempio scuole e ospedali. La seconda soluzione prevede una ricognizione delle localizzazioni di tutte le antenne del 4G già esistenti sul territorio comunale e anche la misurazione delle onde elettromagnetiche trasmesse da queste. Lo studio darebbe la possibilità, quindi, di andare a sistemare nuove antenne laddove ci sia meno copertura. Va detto che questa seconda possibilità è molto onerosa».
L'assessore all'urbanistica ha inoltre evidenziato: «In ogni caso il Piano antenne non potrà essere redatto dai nostri uffici, impegnati sul nuovo regolamento urbanistico. Non sarebbe pertanto possibile redigere all'interno del Comune questo piano, ma dovremmo avvalerci di consulenti ed esperti esterni».
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio Stampa
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