Come tutti, abbiamo appreso dalla stampa della manifestazione di interesse pubblicata dalla direzione delle Terme per la vendita dei beni immobili. Siamo rimasti senza parole su questa decisione. Gli errori compiuti sono infatti molteplici, a partire dalla tempistica, con una manifestazione d’interesse pubblicata subito dopo le elezioni regionali e quindi insinuando dubbi su azioni già premeditate, ancora una volta svolte seguendo ragioni politiche a discapito delle logiche del buonsenso.
Tralasciando il fatto che ancora non ci è stato illustrato nei dettagli il piano industriale della società, si continua a navigare a vista con cambi di rotta continui. Prima la presentazione di piani con acquisti, accorpamenti di società e gestioni, ora la svendita totale senza nessun vincolo. C’è una logica in tutto questo? Noi non la vediamo e allora meglio una privatizzazione fatta coscientemente, visto che la gestione pubblica non può più reggere.
Le Terme sono ferme da anni, con una gestione puramente legata alla volontà di far quadrare i conti, senza idee, senza progettualità e prospettive future. Chiediamo da tempo di distinguere tra la mera gestione amministrativa e quella legata allo sviluppo termale, con una persona capace di far emergere e valorizzare il patrimonio in nostro possesso.
Oggi, con questa manifestazione di interesse, ci sembra di capire che la proprietà formata da Regione e Comune non vuole più lottare. Sia chiaro però che questo porterà al tracollo definitivo dei nostri alberghi e insieme a loro dell’economia intera della Valdinievole. Non possiamo credere che i due soci vogliano questo, e in particolare al Comune chiediamo una spiegazione in merito. Noi siamo sempre stati pronti a collaborare e rinnoviamo anche in questo caso la nostra piena disponibilità.
Fonte: Confesercenti-Assohotel
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