188 imprese calcesane vedranno una riduzione sulla Tari e di queste ben 176 riceveranno una bolletta di saldo 2020 completamente azzerata. Uno sconto, dunque, ben superiore al solo periodo di chiusura reso possibile grazie ai 65.000 euro del bilancio comunale stanziati per andare in soccorso delle attività commerciali costrette a rimanere chiuse durante l’emergenza Coronavirus e di quelle che hanno assistito ad una diminuzione del lavoro.
Il Comune della Valgraziosa, infatti, ha creato un fondo Tari che è stato destinato alle utenze non domestiche che hanno dovuto abbassare le saracinesche durante il lockdown e, più in generale, per fornire un sostegno in questo delicato periodo di ripartenza.
Una misura che da un lato darà una boccata di ossigeno alle utenze non domestiche rimaste chiuse e dall’altro permetterà che la loro riduzione dei costi non gravi - come invece sarebbe accaduto in base alla normativa TARI - sulle bollette di famiglie e imprese che non hanno avuto chiusure imposte per effetto dei decreti ministeriali.
Ma c’è dell’altro. “L’entità delle risorse messe in campo dal nostro Comune – interviene il Sindaco Massimiliano Ghimenti - permetterà di riconoscere un aiuto ben più concreto della riduzione per i circa due mesi di chiusura e, al contempo, darà anche un sostegno alle attività alle quali non è stata imposta la chiusura da Palazzo Chigi ma che hanno comunque assistito ad una diminuzione dei clienti e conseguentemente delle loro entrate. Per le casse comunali si tratta di uno sforzo davvero enorme ma che riteniamo necessario per dare il nostro contributo a superare una situazione di emergenza difficile anche per le imprese”.
Dati alla mano, infatti, le imprese che vedranno la bolletta con saldo zero beneficeranno dell’azzeramento anche del conguaglio costi fra 2019 e 2020 mentre 5 attività riceveranno una riduzione del 25% della parte variabile su base annua e 7 attività una riduzione del 15% della parte fissa e variabile su base annua.
Ci sono buone notizie anche per le famiglie residenti in Valgraziosa. Infatti, oltre a quanto già detto, la giunta ha deliberato l’accollo da parte del Comune dei costi per la gestione e lo smaltimento dei “rifiuti-covid”. Infine, grazie all’attento lavoro del Comune e di Geofor, anche nell’applicazione delle tariffe in base alle delibere ARERA anziché il previsto aggravio ci sarà un’ ulteriore piccola riduzione del costo su base annua per le famiglie calcesane. A concludere è il Sindaco che fornisce qualche dato. “Nel 2020 la riduzione media per le famiglie calcesane è del -1,20% rispetto al 2019. Nel 2014, anno nel quale si è insediata la nostra Amministrazione, le famiglie pagavano circa 935.000 euro all’anno a fronte dei circa 868.000 euro che pagano oggi”.
Fonte: Comune di Calci - Ufficio stampa
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