“Un 9,49% di elettori a sinistra del Pd non saranno rappresentati in Consiglio regionale, sono 153.433 elettori. Si tratta di un’impresa epica”. Massimo Marconcini, Assessore della Giunta Barnini e storico rappresentante della sinistra sul nostro territorio, non usa mezzi termini per commentare la strategia dei partiti che, come dice lui, stanno a sinistra del Pd.
Con un video diffuso da ‘Smart television’ e ripreso sul suo profilo Facebook, Haller torna ancora una volta a porre l’accento sulla frammentazione che ha portato, a suo dire, a far sparire dal Consiglio regionale alcune forze politiche che, se si fossero presentate unite, avrebbero avuto ben altro risultato.
"Iniziamo dai numeri – spiega - la lista Sinistra Civica Ecologista che ho sostenuto ha avuto il 2.96%, Europa Verde Progressista Civica l’1.66%, Toscana a Sinistra il 2.86 %, il Partito Comunista l’1.05%, il Partito Comunista Italiano lo 0.96% per un totale di 9,49%. Risultato: consiglieri eletti zero. Italia Viva, con un 4,50%, avrà invece due consiglieri. Questo mi fa arrabbiare, sono ferocemente arrabbiato che, mentre nella mia casa del centro-sinistra si sia vinto e ne sono felice, nel mio appartamento si sia riusciti in un’impresa quasi epica che non ha uguali nel mondo e lo dico anche con autocritica seppur, nel mio piccolo, faccia cose diverse. La Toscana ha 153.433 persone pari al 9.49% che votano a sinistra e non saranno rappresentate nel Consiglio regionale. Basta, non ne possiamo più".
"Non è vero che la Sinistra non esiste più – prosegue - è grazie ai capolavori di chi ha deciso questa strategia che la Sinistra che esiste non sarà rappresentata. Il tutto per la frammentazione che c’è stata ancora una volta. Forse appoggiando Giani non avremmo raggiunto il 9,49% ma almeno il 6/7 sì. Ma noi dove eravamo quando hanno scelto Giani? Forse a vedere cosa succedeva ma, così facendo, poi abbiamo visto cosa è successo e ne siamo rimasti fuori".
Capitolo rapporti col Partito Democratico. “Le critiche al Pd sono continue per il suo spostarsi verso il centro, ma le assi politiche si spostano con la forza dei numeri. Se in queste dinamiche dei numeri non entriamo, come possiamo spostare l’asse a sinistra? Se non siamo al tavolo dove le politiche si decidono, come porteremo le istanze di quel 9,49% a quel tavolo? Se il Pd in Consiglio regionale guarda a sinistra non troverà nessuno. Un capolavoro”. “Se unitariamente avessimo sostenuto Giani – ribadisce - intanto avremmo partecipato alla stesura del programma inserendo le nostre tematiche ed ora saremmo in Consiglio a lavorare per renderle concrete. Ora invece le nostre idee dove le diciamo?"
Un tema, quello dell’unità a sinistra, che Marconcini ripropone dopo averlo fatto anche l’anno scorso in occasione del suo spostamento nell’area di centro-sinistra in occasione delle Amministrative, operazione non raccolta nella sua area di riferimento. Ma l’assessore non si arrende: "Lavorare per mettere insieme per questa sinistra che c’è ed è fatta di 153.433 persone è il nostro impegno da ora in avanti perché, se vogliamo contare qualcosa da qui in avanti, dobbiamo guardare al centro-sinistra. Non è pensabile di fare politica senza alleanze".
Marco Mainardi
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