Tutto pronto a San Miniato per l’inaugurazione e presentazione dei restauri condotti sul Palazzo del Seminario vescovile. I lavori, che hanno interessato parte della facciata e gli interni al primo piano, saranno illustrati alla stampa venerdì 25 settembre alle ore 11,30 dal vescovo Andrea Migliavacca.
Di prestigio il luogo della presentazione: per l’occasione saranno infatti aperte le porte dell’antica biblioteca del Seminario, che rappresenta un po’ il cuore del palazzo e il suo scrigno più prezioso.
I lavori di restauro sono stati finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e da Crédit Agricole Italia. La Fondazione sanminatese sarà rappresentata all’evento dal suo presidente Antonio Guicciardini Salini. Per l’istituto di credito è stato invece chiamato a prendere la parola Massimo Cerbai, responsabile della direzione regionale toscana.
Interverranno anche Simone Giglioli sindaco della città e per la Soprintendenza di Pisa la dott.ssa Mariagrazia Tampieri (architetto coordinatore della tutela monumentale) e la dott.ssa Chiara Travisonni (storica dell’arte). Illustreranno i lavori l’architetto Silvia Lensi direttrice del cantiere e Lidia Cinelli che ha materialmente condotto i restauri pittorici sulla facciata.
Il Palazzo del Seminario rappresenta, per le sue caratteristiche architettoniche e per l’incomparabile scenario urbanistico in cui è incastonato, il “salotto buono” di San Miniato, un biglietto da visita di assoluto prestigio per tutto il nostro territorio.
Questo edificio, costruito in più fasi a partire dal XVII secolo, con le sue sentenze latine in facciata è anche un sorprendente teatro di pedagogia sapienziale. Un autentico “desktop” ante litteram, dove i riquadri contenenti le massime che indicano i gradi della scala ascetica, assomigliano molto alle moderne icone di Windows.
I seminaristi oggi non ci abitano più e il Seminario ricorda certe antiche fortezze, robuste e magnifiche ma desolate al loro interno. Un prodigio di struggente bellezza per il quale da tempo, per volere di monsignor Migliavacca, si è insediato un laboratorio di studio con lo scopo restituirgli nuova dignità e nuove funzioni, riconsegnandolo anche alla sua antica bellezza.
Gli interventi condotti negli interni al primo piano sono serviti a trasformare il settore orientale del palazzo in una foresteria dedicata all’accoglienza dei pellegrini e di persone con disagio sociale: si tratta di un’area dove dalle antiche celle dei seminaristi sono state ricavate camere con servizi indipendenti, cucina e sala di ristoro comune. Questa foresteria sarà intitolata alla memoria di monsignor Paolo Ghizzoni, vescovo di San Miniato dal 1972 al 1986. (L'inaugurazione non è stata ancora resa nota, NdR)
Nella prospettiva di un recupero integrale, nel tempo, di tutto il complesso monumentale, da segnalare che procedono e sono a buon punto i lavori sul versante del Palazzo che scende verso via Vittime del Duomo, l’ala dell’edificio – per intendersi - dove una volta si trovava la tipografia e che presto ospiterà il Consultorio familiare diocesano “Alberto Giani”.
Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di San Miniato
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