Fattoria di Petriolo, Osteria di Golpaja, nomi antichi e morbide colline, coltivate da sempre con attenzione e passione ; è qui che l’ Accademia Italiana della cucina di Empoli ha deciso di organizzare l’appuntamento di settembre.
Una calda serata di un’ estate che non vuole finire, una grande aia perfettamente attrezzata con più tavole apparecchiate; l’ atmosfera è quella di una volta, le regole, naturalmente, quelle di oggi, rigorosamente rispettate.
La sensazione di trovarsi in una serata senza tempo di un borgo mediceo, sapientemente restaurato grazie alla sinergia tra un imprenditore messicano Héctor Cuadra ed uno locale Daniele Nannetti che hanno creduto in un grande progetto di recupero di uno splendido borgo purtroppo fatiscente che grazie ad un impegno straordinario è tornato a vivere in maniera articolata.
Ecco l’ Osteria di Golpaja, fedele alla cucina tradizionale toscana, ecco il ristorante gourmet PS, nuove, distinte, ma collegate realtà gastronomiche, dirette dallo chef Stefano Pinciaroli che vi ha trasferito la sua attività.
Ed è qui, in questo contesto incantato, che i numerosi accademici convenuti, insieme ai molti ospiti, hanno visto avvicendarsi le svariate pietanze del ricco menù proposto, insieme ad un servizio davvero impeccabile e puntuale; mentre il maitre sommelier Lorenzo Caponi forniva spiegazioni sapienti sui vari vini serviti, valorizzando su tutti il GOLPAJA, un sangiovese con piccola percentuale di merlot, maturato in cemento, particolarmente gustoso e fragrante.
I piatti proposti non hanno deluso le aspettative dei convenuti , che così hanno potuto apprezzare l’uovo pochè fritto, i paccheri al ragù di cinta , la frittura mista di pollo, coniglio e verdure e per finire zuppa inglese, tipico dolce della tavola toscana.
Il fritto come tema dell’ anno accademico da sempre protagonista della cucina contadina toscana, rivisitato dallo chef Pinciaroli secondo diverse modalità tecniche di cottura da lui illustrate alla fine della serata.
Soddisfazione generale per l’ ambiente , per l’ organizzazione meticolosa opera del simposiarca Giovanni Donnini e per la qualità dei piatti serviti, è stata infine espressa, a conclusione della serata, dal coordinatore territoriale Roberto Doretti, convenuto per l’occasione insieme ad una significativa rappresentanza della delegazione di Montecatini e alla delegata del Mugello, avv. Monica Sforzini.
Gli accademici si sono dati appuntamento alla prossima conviviale del 15 ottobre, per la “Cena Ecumenica”, momento aggregativo speciale in cui tutti gli accademici e tutte le delegazioni del mondo si trovano uniti in un'unica cena che si compie per tutti nello stesso giorno nell’arco delle 24 ore, rappresentando quindi il valore universale della Cucina italiana.
Fonte: Accademia Italiana della cucina di Empoli
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro