Come deve essere una scuola davvero inclusiva dal punto di vista multiculturale? La risposta sta in un’esperienza sul campo che ha coinvolto più di 80 insegnanti europei, di cui oltre 20 provenienti da altrettanti istituti secondari superiori della Toscana.
I risultati dell’iniziativa, che ha messo al centro il contributo degli stessi studenti, saranno presentati venerdì 18 settembre, alle ore 9, durante il convegno internazionale “La scuola inclusiva”, in programma nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio (piazza della Signoria, Firenze).
Il convegno, organizzato dal Dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia (Forlilpsi) dell’Università di Firenze e dall’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, con il patrocinio del Comune di Firenze, è l’evento conclusivo di un progetto triennale finanziato dall’Unione europea e coordinato da Raffaella Biagioli, associato di Pedagogia generale e sociale Unifi.
Il progetto è stato dedicato alla creazione di percorsi formativo-didattici a supporto degli insegnanti per l’integrazione degli studenti nelle classi multiculturali. Iniziativa che ha visto la partecipazione di oltre 1.300 ragazzi di scuole italiane, greche e spagnole, di cui circa 500 di nazionalità non europea. Durante il percorso, gli insegnanti delle scuole secondarie superiori sono stati formati in modalità e-learning dai ricercatori del network europeo (composto anche da ricercatori danesi) su otto temi, fra i quali la legislazione, l’accoglienza e la cittadinanza attiva e l’apprendimento linguistico. Per poi portare nelle rispettive classi le proposte didattiche che i ragazzi hanno fatto proprie, in un processo di apprendimento attivo, focalizzato sul punto di vista scaturito dal contributo multiculturale.
Il convegno sarà aperto dai saluti di Sara Funaro, assessora all’Educazione, Università e Ricerca, formazione professionale, diritti e pari opportunità del Comune di Firenze, Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze, Ernesto Pellecchia, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, ed Ersilia Menesini, direttrice del Dipartimento Forlilpsi. L’apertura dei lavori sarà affidata a Raffaella Biagioli, che introdurrà la sessione dedicata alle presentazioni del progetto e dei suoi risultati. (programma completo)
“Il lavoro della rete europea – spiega Biagioli - intende rispondere alla complessità della Scuola e contribuire a ripensare il ruolo dell'insegnante, come persona capace di riflettere su se stesso e sulla società, per favorire l’inclusione, realizzare un’azione concreta per l’accoglienza di minori migranti e ridurre gli elevati livelli di abbandono e di dispersione scolastica”.
Per quel che riguarda la Toscana, il progetto ha coinvolto i docenti di istituti secondari superiori di Firenze, Prato, Sesto Fiorentino, Arezzo, Figline Valdarno, Livorno e Pisa,
Fonte: Università di Firenze - ufficio stampa
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