Disagio e degrado dei quartieri, appello di Csa Intifada per inondare di bellezza Empoli

"Il Disagio dei Quartieri che nessuno rappresenta", Csa Intifada Empoli muove una riflessione sul degrado urbano di quartieri e periferie.

"Tempo di elezioni, chi rappresenta chi? Promesse e discorsi, ma i problemi legati alla vita nelle città e nei quartieri restano, unica soluzione 'videosorveglianza portatrice di sicurezze', dogma di tutte le amministrazioni di destra e di “sinistra”, panacea di tutti i problemi!

Crediamo che per la vivibilità delle città e dei quartieri ci sia bisogno non di telecamere ma di investire nei singoli quartieri, di investire nelle periferie con musica, teatro, performance, street art, c'è un bisogno urgente di creare alternative ai ghetti, c'è bisogno di occupare gli spazi di cultura e colori, di vivere i quartieri scambiando problemi e disagi, c'è un bisogno urgente di controbattere lo squallore in cui vengono abbandonati donando una dignità a questi spazi, con le persone, i bambini che li vivono.

Va affrontato il problema dall'individualismo e dell'indifferenza. Va creata con la forza di tutt@ un alternativa in modo che le difficoltà che porta dentro escano fuori e vengano inondate di bellezza. I quartieri sono diventati nidi di intolleranze, di odio, di spaccio alla luce del giorno, di aggressività, di paura. Stanno accadendo da giorni fatti gravissimi di violenza nei nostri luoghi, dove ognuno ci vive. Non aspettiamo che accada l'irrisolvibile, siamo già andati oltre e in un paese come Empoli ci sono sempre stati, certo, ma mai come adesso.

Per esempio Pontorme, un quartiere abbandonato a se stesso, ci sono un bar, un alimentari e una macelleria, le piccole attività a gestione familiare che si rimboccano le maniche per sopravvivere alle grandi distrazioni, ci sono 2 grandi scuole vicino, poi il vuoto. Un quartiere difficoltoso dalla presenza di violenza e spaccio e qualche giorno fa sono accadute situazioni di risse gravi con la conseguenza di una persona ferita gravemente alla testa e una lunga prognosi.

È doveroso ricreare i Comitati di quartiere, per aggregare le numerose questioni. 

Cosa stiamo aspettando?

C'è bisogno di investire subito e far vivere i paesi di vita con dei contenuti vivi per il nostro futuro, bisogna dare una prospettiva diversa da quella che e' oggi.

È una questione sociale che riguarda tutt@, dare dignità al nostro quotidiano. Ripartire dal basso a sinistra".

 

Fonte: Csaintifada/Comunità in resistenza

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