3 mila lavoratori in Toscana, aspettano il contratto da 14 anni, ma Aiop e Aris non applicano l’accordo firmato a Giugno
Dopo le iniziative di mobilitazione che si sono svolte in tutte le regioni a fine agosto, contro la mancata firma definitiva da parte di Aiop e Aris per il rinnovo del contratto nazionale della sanità privata, agli oltre 100 mila lavoratori che operano nel paese (di cui circa 3 mila in Toscana), domani, 16 Settembre, sarà sciopero in tutte le strutture d’Italia; una iniziativa non più rinviabile, per denunciare il comportamento scorretto e irresponsabile delle due associazioni di rappresentanza delle case di cura e delle strutture riabilitative private.
Sono 14 anni che il contratto nazionale di lavoro è bloccato e la pre-intesa firmata a giugno fra Cgil, Cisl, Uil di categoria e le parti datoriali sembrava sanare un mancato rinnovo che per così tanto tempo ha fatto perdere ai lavoratori della sanità privata e alle loro famiglie cifre pesantissime sul potere di acquisto: una situazione mai registrata nel Paese, che ha violato e continua a violare diritti fondamentali per centinaia di migliaia di lavoratori.
Nonostante gli interventi del Ministro della Salute e della Conferenza delle regioni, che avevano garantito una parte importante della copertura dell’aumento del costo del lavoro per riconoscere i salari, le associazioni datoriali hanno negato la firma definitiva e l’applicazione del nuovo contratto e degli aumenti previsti.
Migliaia sono, anche in Toscana, i lavoratori che nel periodo del Covid hanno lavorato e continuano a lavorare con dedizione e spirito di abnegazione per assistere i ricoverati di queste strutture, alcune delle quali sono state inserite anche nei percorsi di gestione diretta dell’epidemia.
Lo sciopero, che riguarderà l’intera giornata, è un grido forte di protesta e manifesta la rabbia dei lavoratori del settore, in rappresentanza dei quali vi sarà domani, 16 Settembre, in piazza Strozzi, a Firenze, un presidio in cui saranno portate esplicite testimonianze da parte di alcuni lavoratori e un incontro stampa per informare la cittadinanza della situazione vergognosa e non più sostenibile. Il presidio si svolgerà dalle ore 10,30 alle ore 12,30.
Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica sostengono i dipendenti del settore, denunciando il comportamento grave di quei soggetti della sanità privata che, finanziati da risorse quasi interamente pubbliche, calpestano i diritti dei lavoratori e i principi fondamentali di un corretto funzionamento del sistema dei servizi a favore della comunità.
Fonte: Cgil-Cisl-Uil - Uffici Stampa
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