Sandra Bianchini (FdI)"Centri per l'Impiego non aiutano a trovare lavoro"

"Ecco quale sarebbe la mia priorità in Consiglio Regionale"


“I Centri per l'Impiego giocano un ruolo del tutto marginale nel ricollocamento dei lavoratori in cerca di occupazione. Questo deve cambiare. Ecco quale sarebbe la mia priorità nel caso in cui fossi eletta in Consiglio Regionale”. Sandra Bianchini, candidata al Consiglio regionale della Toscana per FdI, e manager HR traccia un quadro attuale dei CpI ed elenca le possibili proposte di riforma:

“La centralità del lavoro nella vita attiva di un cittadino dovrebbe impegnare la politica a facilitare la ricerca di un'occupazione. Invece di Lavoro, Impresa e rilancio dell'Occupazione si parla e si fa troppo poco. La peggior politica è quella che fra burocrazia, ideologia e ignoranza ostacola il fare Impresa e la creazione attiva di lavoro. Esattamente come è avvenuto in Toscana da ormai troppi anni. Oggi i Centri per l'Impiego – spiega Bianchini- sono quasi esclusivamente strutture amministrative che si occupano di vigilanza, registrazione delle dichiarazioni di disponibilità al lavoro, attività protocollare di accertamento della disabilità e certificazione per tirocini extra–curriculari oppure a ufficializzare lo stato di disoccupazione ai fini del reddito di cittadinanza. Ma che ne è di quella che dovrebbe essere la funzione primaria del Centro per l'Impiego e cioè far incontrare domanda e offerta di lavoro? Il vero obiettivo deve essere creare occupazione e non solo per la fasce basse ma anche per quelle medio alte. Per farlo – insiste la candidata di Fratelli d'Italia - bisogna sburocratizzare i Centri per l'Impiego e spostare mansioni puramente amministrative su altri uffici regionali sottoutilizzati. Solo così potranno avere finalmente un ruolo chiaro.

Tre le prerogative che dovrebbero assumere. 1 Offrire reali stimoli economici attraverso formazione specifica, incentivi e supporto per i bandi pubblici. 2 Svolgere attività di regia e brokeraggio tra Imprese e Lavoratori. 3 Essere garanti delle regole d'ingaggio attraverso selezioni corrette, rispetto delle norme e pari opportunità.

Per fare ciò avremo bisogno di risorse qualificate, - prosegue Sandra Bianchini - il che significa che quelle già presenti dovranno essere valutate in merito alla loro prestazione e al loro potenziale e in questo caso trattenute ma bisognerà attingere anche alle competenze del mercato privato e a quelle figure che svolgono già questo lavoro da anni con risultati misurabili e quindi valutabili. Infine - conclude Bianchini- serve al livello regionale un serio progetto di marketing territoriale, che attraverso pochi ma preparati agenti commerciali, sia in grado di raccogliere le esigenze delle imprese e riportarle al recruiter del centro per l'impiego”.

Fonte: Ufficio Stampa

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