Riaprono le scuole e a San Miniato scoppia la polemica intorno alle soluzioni trovate per le classi quinte della scuola elementare di Ponte a Egola. Questa mattina i genitori hanno protestato, mentre non si sono fatte attendere gli attacchi da parte delle opposizioni:
Guazzini, Lista Civica CambiaMenti: "Soluzione individuate in fretta e furia"
La riapertura delle scuole in tutta Italia è un fatto importantissimo: solo in classe si può realizzare, anche in un anno scolastico difficile come quello che si sta aprendo, una efficace relazione didattica tra studenti e insegnati. E a studenti, insegnanti e famiglie rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.
Purtroppo tra le situazioni di criticità non risolte ce n'è una grave nel nostro Comune, e riguarda la scuola primaria “Buonarroti” di Ponte a Egola. Risulta che si siano individuate in fretta e furia soluzioni provvisorie (che però dureranno almeno fino alle vacanze di Natale) e che su queste soluzioni non ci sia accordo tra il Comune, la Dirigenza scolastica e i genitori.
Per questo alcuni genitori hanno chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco per verificare le condizioni di sicurezza delle classi e in particolare di una che, nata come aula tecnica, è stata adattata a aula didattica e sulla quale, in particolare si è concentrato il sopralluogo dei Vigili del Fuoco. Sappiamo perché presenti sul luogo dopo essere stati contattati dai genitori, che dall'intervento dei Vigili è scaturito un verbale con specifiche prescrizioni idonee a mettere in sicurezza almeno quella delle due aule materialmente esistenti che ad ora, in ogni caso, sconta “peccati veniali” da verificare con la lettura del verbale per cui è già stata presentata richiesta di accesso agli atti. Resta il fatto che, essendosi eseguito oggi ciò che andava fatto già da prima, a fronte delle irregolarità riscontrate, sono state elevate sanzioni che ricadranno sulle tasche di tutti cittadini.
Una classe essendo troppo piccola per consentire ai bambini la convivenza a misura di Covid-19, salvo non volerli lasciare tutto il tempo con le mascherine, ha “disertato” l'ingresso a scuola: i genitori, in luogo dei figli, hanno aspettato fuori dall'istituto di essere informati sulle soluzioni trovate, cioè del fatto che i bambini di una delle quinte “sulle ruote” verranno alloggiati alla scuola dell’infanzia di Ponte a Egola, non prima della settimana prossima. Una seconda elementare, invece, la Seconda A, al momento è nella vecchia classe che, per dimensioni, non consente di rispettare la normativa sulle distanze e, per tale motivo, dalla settimana prossima andrà a Balconevisi. Chiaramente la responsabilità è stata addossata sul Preside, che non si è neanche presentato, a conferma della assenza di forza politica dei nostri Amministratori.
Le “soluzioni” provvisorie previste, quindi, non prima della settimana prossima, consistono nel trasferimento di una delle due classi alla scuola materna di Ponte a Egola e di un'altra classe alla scuola primaria di Balconevisi mentre è alloggiata in un'aula oggetto di sanzioni.
Noi auspichiamo che si arrivi, nell'interesse dei ragazzi, a un accordo soddisfacente sulle soluzioni provvisorie e che l'anno scolastico possa effettivamente e proficuamente ripartire dopo un'interruzione delle lezioni in presenza che dura ormai da oltre sei mesi.
Ma non possiamo fare a meno di constatare ancora una volta come ci sia stata da parte dell'Amministrazione Comunale superficialità e inadeguatezza.
Il primo rilievo riguarda la correttezza istituzionale, l'apertura alla partecipazione, la capacità di condividere le scelte. Come gruppo CambiaMenti abbiamo presentato il 18 giugno scorso
un'interpellanza sulla situazione delle scuole in vista della riapertura del 14 settembre. A questa interpellanza ci è stata data risposta nel Consiglio Comunale dei primi d'agosto, e quella è stata l'unica occasione in cui si è discusso in Consiglio Comunale di questo tema. Ci domandiamo se ci sia bisogno di un'interpellanza di un gruppo d'opposizione perché la Giunta investa il Consiglio della discussione su una questione gigantesca come la riapertura delle scuole dopo l'emergenza COVID. Ci siamo dichiarati insoddisfatti perché ci saremmo aspettati una disamina precisa e puntuale della situazione plesso per plesso, dei rapporti tra esigenze e risorse, delle iniziative in fase di definizione e delle criticità ancora riscontrate, e dovevamo invece prendere atto che, a un mese dalla riapertura delle scuole eravamo ancora ai vedremo, cercheremo, ci impegneremo. Abbiamo chiesto un sopralluogo di tutti i gruppi consiliari per verificare le situazioni e individuare le criticità, ma questo sopralluogo non si è voluto fare “per ragioni di sicurezza sanitaria”. Quando invece si è trattato di inaugurare il riadattamento ad aula di San Genesio con un taglio di nastri a evidente scopo preelettorale non si sono avuti problemi a fare un raduno con una settantina di persone.
E così si è venuti a sapere solo il 26-27 agosto dell'impossibilità di seguire la strategia prefissata che avrebbe comportato l'abbattimento di muri rivelatisi portanti.
Il secondo rilievo riguarda la mancanza, sulle questioni della scuola di base, di qualunque visione progettuale. Si continuano a mettere toppe e a utilizzare, ad esempio, una struttura come il plesso di Balconevisi come valvola di sfogo per le situazioni di emergenza, senza avere il coraggio di individuare, anche a rischio di scontentare qualcuno, i poli di sviluppo del sistema delle scuole di base nel nostro Comune su cui investire.
E infine, legato a questo problema, ce n'è uno di programmazione: le scuole di base di Ponte a Egola, al di là dei problemi legati all'emergenza, sono tra le più piene di criticità sui temi della sicurezza strutturale e dell'adeguatezza didattica. Invece di sprecare risorse in progettazioni sulla realizzazione della sede definitiva del Marconi a Ponte a Egola, destinata chiaramente a non veder mai la luce, CambiaMenti chiede che venga inserita fin dal DUP e dal prossimo Piano Triennale delle Opere Pubbliche la programmazione di un polo scolastico dai 3 ai 14 anni ( scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo grado) per Ponte a Egola.
La nostra opposizione, che a qualcuno fa comodo presentare come aggressiva e pregiudiziale, è in realtà sempre tesa alla ricerca di soluzioni nell'interesse dei cittadini.
Calvetti (Lega): "Primo giorno di scuola a San Miniato, ovvero il caos"
Solo alcuni giorni fa la Lega di San Miniato aveva criticato l’inutile trionfalismo che il Comune aveva sbandierato in occasione della destinazione di una parte del Museo di San Genesio ad aula scolastica per 15 bambini provenienti dalla disastrata scuola di Ponte a Elsa. Buona idea, ma comunque né rivoluzionaria, né risolutiva. Il Vice ministro dell’Istruzione, con il solito candidato del PD al seguito, era stato chiamato alla inaugurazione fatta in pompa magna di una piccola classe di 15 bambini, dimenticando che c’era poco da festeggiare visto che a Ponte a Elsa da anni i bambini e le loro famiglie attendono una scuola degna di questo nome. Ma la propaganda elettorale ha accecato la ragione, e al Vice Ministro è stata fatta vedere una piccola cosa, mentre i problemi delle scuole comunali che sono stati tanti e gravi sono nascosti sotto il tappeto.
Poiché da giorni circolavano voci di grosse difficoltà per la regolare apertura di alcune scuole di San Minato, voci che non potevano non essere a conoscenza dell’Amministrazione comunale, questo avrebbe dovuto indurre il Comune ad un atteggiamento più sobrio ed astenersi dal suonare le trombe del trionfo per l’acquisizione di un locale aggiuntivo.
Il primo giorno di scuola ha confermato le voci che circolavano da tempo. Alle scuole elementari di Ponte a Egola si è verificato il caos. I genitori di alcune classi delle elementari si sono rifiutati di far accedere alla scuola i loro bambini ritenendo alcuni locali inidonei e insicuri e per tale motivo hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per accertare lo stato dei locali. I Vigili prontamente intervenuti hanno redatto un verbale, il cui contenuto ci auguriamo venga reso di pubblico dominio il più presto possibile. Comunque pur non conoscendo al momento il contenuto del verbale la sensazione dei presenti è stata quella che la richiesta di intervento dei Vigili del Fuoco non era campata sul nulla.
Questa è la cronaca del primo giorno di scuola a San Miniato. Non certo un grande esempio di buona amministrazione. Chissà se al Vice ministro della istruzione e al solito candidato del PD al seguito verrà data notizia del caos che ha caratterizzato l’apertura dell’anno scolastico del geniale Comune di San Miniato.
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