“Non ho solo assicurato il massimo impegno del Pci per fare in modo che gli americani lascino la base di Camp Darby, ma ho anche anticipato che nei prossimi giorni andrò personalmente davanti alla base militare americana per rinnovare la richiesta di una politica di pace da parte del governo italiano, contro l'adesione ad operazioni militari decise dagli Stati Uniti che, puntualmente, trascinano l'Italia in missioni di guerra obbligandoci all'acquisto di armi ed aerei. Se entreremo in consiglio regionale, quella sarà una delle nostre battaglie identitarie e fondamentali. Intanto tra qualche giorno andremo a manifestare davanti ai cancelli della base tra Livorno e Pisa”.
Il candidato a presidente della regione Toscana del Pci, Marco Barzanti, ha rilanciato la richiesta di “riappropriarsi definitivamente di questo pezzo di territorio italiano” dopo aver incontrato a Grosseto nel pomeriggio di oggi, giovedì 10 settembre, un gruppo di giovani pacifisti che hanno identificato nel Partito comunista italiano “l'unico soggetto in grado di battersi per una politica di pace, contro la militarizzazione dell'Italia e della Toscana, per il lavoro, il progresso, i diritti e la solidarietà”. I giovani pacifisti hanno anche chiesto “un forte impegno” per far uscire l'Italia dalla Nato.
“Ormai le condizioni per cui l'esercito americano debba mantenere questa sorta di occupazione non esistono più”, ha concluso Barzanti. “La presenza degli americani a Camp Darby è anacronistica e fuori dalla storia. Vogliamo che quei terreni vengano resi alle popolazioni locali”. E in merito alla Nato, ha chiosato: “Il Pci è sempre stato contrario all'adesione dell'Italia a un'alleanza di guerra. Il ricostituito Partito comunista italiano è perché gli americani se ne vadano da Camp Darby e l'Italia esca dalla Nato. I soldi risparmiati potrebbero servire a costruire ospedali, scuole, strade ed anche a creare lavoro per i giovani”.
Fonte: PCI Toscana
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